Song to Song2017

SCHEDA FILM

Song to Song

Anno: 2017 Durata: 129 Origine: USA Colore: C

Genere:DRAMMATICO, MUSICALE

Regia:Terrence Malick

Specifiche tecniche:-

Tratto da:-

Produzione:BROAD GREEN PICTURES, IN ASSOCIAZIONE CON BUCKEYE PICTURES, WAYPOINT ENTERTAINMENT, FILMNATION ENTERTAINMENT

Distribuzione:LUCKY RED

ATTORI

Ryan Gosling nel ruolo di BV
Rooney Mara nel ruolo di Faye
Michael Fassbender nel ruolo di Cook
Natalie Portman nel ruolo di Rhonda
Cate Blanchett nel ruolo di Amanda
Holly Hunter nel ruolo di Miranda
Bérénice Marlohe nel ruolo di Zoey
Val Kilmer nel ruolo di Duane
Lykke Li nel ruolo di Lykke
Olivia Applegate nel ruolo di Emma
Angela Bettis
Dana Falconberry nel ruolo di Sorella di Faye
Heather Kafka
Linda Emond nel ruolo di Judy, madre di BV
Louanne Stephens nel ruolo di Sig.ra Gansmer
Tom Sturridge nel ruolo di Fratello di BV
Brady Coleman nel ruolo di Padre di Faye
Austin Amelio nel ruolo di Fratello di BV
Iggy Pop nel ruolo di Se stesso
Savannah Welch
Arcade Fire
Patti Smith nel ruolo di Se stessa
John Lydon nel ruolo di Se stesso
Florence Welch nel ruolo di Se stessa
Alan Palomo nel ruolo di Se stesso
Tegan Quin nel ruolo di Se stesso
Sara Quin nel ruolo di Se stessa
Anthony Kiedis nel ruolo di Se stesso
Flea nel ruolo di Se stesso Michael Peter Balzary
Chad Smith nel ruolo di Se stesso
Josh Klinghoffer nel ruolo di Se stesso
Big Freedia nel ruolo di Se stessa
Spank Rock nel ruolo di Se stessi
Cole Alexander nel ruolo di Se stesso Black Lips
Joseph Bradley nel ruolo di Se stesso Black Lips
Jared Swilley nel ruolo di Se stesso Black Lips
Ian St. Pe nel ruolo di Se stesso Black Lips
Neely Bingham nel ruolo di Padre di BV
Timothy Riztenhaler nel ruolo di Agente Ritz
 

SCENEGGIATORE

Malick, Terrence
 

SCENOGRAFIA

Fisk, Jack
 

COSTUMISTA

West, Jacqueline

TRAMA

BV è un musicista che cerca il successo con l'aiuto della compagna e del suo produttore Cook. Tra i tre si stabilisce un legame che va oltre il semplice rapporto professionale e che coinvolge presto anche la giovane cameriera Rhonda. Nasce così una relazione intima e passionale in continuo bilico tra amore e tradimento.

CRITICA

"Una volta, finito con un colpo al cuore ogni film di Malick, si pensava: il prossimo tra dieci anni! Oggi con terrore diciamo: ma non ne avrà già girato un altro? Non fanno eccezione al nuovo corso logorroico anche nelle immagini, i 129' di 'Song to Song'. (...) La storia è un groviglio di sensazioni, i frammenti di un discorso amoroso che il regista esprime con un montaggio smisurato verso un finale che scivola nell'happy end (relativo) del panteismo cosmico, già annunciato dal suo cinema. Osservando le movenze psichicamente scomposte dei personaggi viene in mente il Godard anni 60 ma senza didascalie: affidarsi solo allo sguardo sottinteso, dispone lungo la strada tranelli che la rendono ostica anche al cinefilo, messo a dura prova, pur con un cast di divi. Come se Malick volesse esprimere le emozioni con la musica, ma poi subaffittasse il film al genere romantico e al musical rock. Restano barlumi di intuizioni poetiche, intuiti viaggi di coscienza, squarci di bravura di un Autore che fa viaggi intorno al suo mondo interiore senza lasciarci indirizzi." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 11 maggio 2017) "(...) l'effetto generale è irritante e soporifero. Con tutto il rispetto, il mito ha deluso." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 11 maggio 2017) "Sarebbe facile stroncare «Song to Song», che prosegue l'incredibile parabola autoreferenziale dell'ex appartato Malick. Forse anche doveroso: però si tratta di uno di quei film che va lasciato tranquillo, cullato dal culto stralunato degli ipotetici spettatori, traslato dalle criptiche scie verbali degli adepti-recensori che ci hanno visto, beati loro, una metafora tra ascensione e caduta (?). (...) Auguri a chi si sforzerà di trovare una qualsivoglia collocazione all'intreccio amoroso di tradimenti e disillusioni accollate dal maestro sul groppone di alcuni divi in libera uscita filosofico -religiosa." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 11 maggio 2017) "Basta un'inquadratura di 'Song to Song' per capire che porta la firma di Malick: detto questo, non sempre il rarefatto fluire di immagini che caratterizza il cinema del maestro americano si traduce in poesia. Girato a Austin, una delle capitali della musica Usa, il film racconta un triangolo amoroso che dovrebbe trarre motivo dalla cornice in cui si svolge. (...) Le energie dei protagonisti restano sospese al filo di un'ossessione amorosa in bilico fra anelito di assoluto e desiderio di fuga. (...) La fotografia di Lubezki ammanta volti, ambienti e natura di cristallina bellezza; e più che i cammei di Patti Smith o Iggy Pop sono le sequenze rubate durante i festival di Austin a suggerire un'idea di musica." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 11 maggio 2017) "È sempre il contrasto fra il Bene e il Male a interessare (...) il supremo cineasta-filosofo, osservatore poetico di un'umanità raminga di star hollywoodiane, colta col grandangolo spinto di Lubezki nel suo incessante dialogo per monologhi interiori sul senso Ultimo delle cose. Dove siamo, dove andremo. 'Nowhere', almeno finché Malick non deciderà di uscire dal cerchio." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 10 maggio 2017) "È un film insopportabile, vuoto, tronfio e figlio di una concezione del cinema retrograda come poche perché esaspera la dipendenza di questo tipo di prodotto audiovisivo dalla presenza del divo, senza il quale tutte queste stupide immagini avrebbero ancora meno senso. Amiamo e ameremo sempre Malick per ciò che ci ha dato e ci darà perché è un artista imprevedibile e sorprendente. Detestiamo 'Song to Song'." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 11 maggio 2017) "Piacerà anche a chi non è un adepto del culto di Malick e non lo considera uno dei più grandi talenti registici viventi. Piacerà perché stavolta Terrence non si abbandona ai suoi usuali manierismi, ma racconta, abbandonandosi a un inconsueto piacere della novella. Mettendoci di suo un mefistofelico 'villain' impersonato da Michael Fassbender." (Giorgio Carbone, 'Libero', 11 maggio 2017) "Ritorna il guru che manda in visibilio i critici annoiati. I quali andranno puntualmente in estasi per questa insulsa storiella di corna (...)." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 11 maggio 2017)

Trova Cinema

Box office
dal 21 al 24 maggio

Incasso in euro

  1. 1. Gli anni più belli  1.196.456
    Gli anni più belli

    Quattro ragazzi, cresciuti nel centro di Roma ma con estrazioni sociali diverse, vedranno le loro vite evolvere in maniere e direzioni anche sorprendenti, tra delusioni e riscatti....

  2. 2. Bad Boys for Life  882.185
  3. 3. Il richiamo della foresta  680.273
  4. 4. Parasite  605.719
  5. 5. Sonic. Il film  499.216
  6. 6. Odio l'estate  264.761
  7. 7. Cattive acque  263.009
  8. 8. La mia banda suona il pop  240.521
  9. 9. Dolittle  123.234
  10. 10. Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)  121.947

Tutta la classifica