Signore e signori1965

SCHEDA FILM

Signore e signori

Anno: 1965 Durata: 120 Origine: FRANCIA Colore: B/N

Genere:COMMEDIA

Regia:Pietro Germi

Specifiche tecniche:35 MM, PANORAMICA, DUPONT

Tratto da:-

Produzione:ROBERT HAGGIAG E PIETRO GERMI PER DEAR FILM, R.P.A. (ROMA) - LES FILMS DU SIECLE (PARIGI)

Distribuzione:DEAR FILM - FOX

ATTORI

Virna Lisi nel ruolo di Milena Zulian, la cassiera
Gastone Moschin nel ruolo di Ragionier Osvaldo Bisigato
Alberto Lionello nel ruolo di Toni Gasparini
Olga Villi nel ruolo di Ippolita Gasparini
Beba Loncar nel ruolo di Noemi Castellan
Franco Fabrizi nel ruolo di Lino Benedetti
Nora Ricci nel ruolo di Gilda Bisigato
Gigi Ballista nel ruolo di Giacinto Castellan
Gia Sandri nel ruolo di Betty Scodeler
Quinto Parmeggiani nel ruolo di Bepi Scodeler
Moira Orfei nel ruolo di Giorgia Casellato
Aldo Puglisi nel ruolo di Carabiniere Mancuso
Gustavo D'Arpe nel ruolo di Scarabello, il seccatore
Alberto Rabagliati nel ruolo di Commendatore Galeazzo Casellato
Patrizia Valturri nel ruolo di Alda, la contadinella
Carlo Bagno nel ruolo di Bepi Cristofoletto, padre di Alda
Giulio Questi nel ruolo di Franco Zaccaria
Virginio Gazzolo nel ruolo di Tosato, il giornalista
Antonio Acqua nel ruolo di Procuratore Scarfiotti
Leoni Leon Bert nel ruolo di Madre di Osvaldo
Leony Leon Bert nel ruolo di Madre di Osvaldo
Elia Guiotto
Giacomo Rizzo
Giancarlo Fontanieri
Sergio Fincato
Stefano Satta Flores
Tity Carish
Virgilio Scapin
 
 

MONTAGGIO

Montanari, Sergio
 

SCENOGRAFIA

Egidi, Carlo
 

COSTUMISTA

Sammaciccia, Angela

TRAMA

Le avventure di una cerchia di amici in una cittadina del Veneto. L'astuto dongiovanni Toni Gasparini confida al dottor Castellan, suo amico nonché medico di fiducia, la sua angoscia per l'impotenza che lo tormenta da qualche tempo. Il dottore non resisterà alla tentazione di raccontarlo in giro, ma senza capire che dovrà pentirsene. In realtà, infatti, non c'è niente di vero: la confidenza gli era stata fatta soltanto perché allentasse la vigilanza nei confronti della sua giovane e bellissima moglie. Il ragionier Bisigato, un impiegato di banca afflitto da una moglie terribile che gli rimprovera fallimenti e mancanza di ambizioni, sogna di prendere il volo con Milena, la bella cassiera del bar del paese. La moglie però lo scopre e, facendo montare lo scandalo, tronca sul nascere il progetto del marito facendogli perdere anche il lavoro. Al poveraccio non resterà che tornare rassegnato in seno alla detestata famiglia. Alda, una giovane contadinella, arriva in città per fare acquisti. La sua presenza non passa inosservata agli occhi dei donnaioli del paese che approfittano della sua ingenuità. Il giorno successivo, però, Bepi Cristofoletto, il padre della ragazza, li denuncia per aver sedotto la figlia, ancora minorenne. Sarà Ippolita, la moglie di uno degli accusati, a evitare lo scandalo offrendo a Cristofoletto un "cospicuo" risarcimento...

CRITICA

"(...) Dalla Sicilia (...) dei film precedenti al Veneto ipocrita e bigotto di questo. E' chiaro che anche qui c'era materia per una raffigurazione aspra e graffiante (...). Questa squallida società provinciale (...) si prestava evidentemente a un grottesco nero e convulso, di quelli che piacciono a Germi". (Adelio Ferrero, "Cinema Nuovo", 180, aprile 1966). "Quanto era bello il cinema italiano quando era bello. Quando Pietro Germi dirigeva 'Signore e Signori', scritto con Age, Scarpelli e Luciano Vincenzoni. Quando gli sceneggiatori non si guardavano l'ombelico, interessati soltanto a personaggi che fossero la copia conforme dei propri amici o conoscenti, quindi da trattarsi con il massimo riguardo e cortesia. Quando i soggettisti prendevano il tram, come disse una volta Cesare Zavattini: non un elogio del pauperismo e tantomeno del trasporto pubblico, ma la spia di una curiosità per il mondo là fuori. (...) Abbiamo rivisto 'Signore & Signori' al Taormina BNL FilmFest. (...) Dal 1966, l'anno del film di Pietro Germi - che allora veniva considerato un regista di intrattenimento, lontano dalle vette dell'arte - parecchie cose sono cambiate. Ma più di tutti sono cambiati i registi e gli sceneggiatori. Per fare un film lavoravano in quattro, tutti con un bel po' di mestiere e di esperienza sulle spalle. Oggi l'esordiente medio scrive e dirige, quando non prova anche a fare l'attore. Niente divisione del lavoro, niente competenze specifiche: potrebbero guastare la spontaneità. (...)" (Mariarosa Mancuso, 'Il Foglio', 16 giugno, 2005)

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