7 psicopatici2012

SCHEDA FILM

7 psicopatici

Anno: 2012 Durata: 110 Origine: GRAN BRETAGNA Colore: C

Genere:COMMEDIA, NOIR

Regia:Martin McDonagh

Specifiche tecniche:PANAFLEX CAMERA, 35 MM

Tratto da:-

Produzione:GRAHAM BROADBENT, PETE CZERNIN E MARTIN MCDONAGH PER BLUEPRINT PICTURES

Distribuzione:MOVIEMAX

ATTORI

Colin Farrell nel ruolo di Marty
Sam Rockwell nel ruolo di Billy
Woody Harrelson nel ruolo di Charlie
Olga Kurylenko nel ruolo di Angela
Christopher Walken nel ruolo di Hans
Abbie Cornish nel ruolo di Kaya
Tom Waits nel ruolo di Zachariah
Gabourey Sidibe nel ruolo di Sharice
Helena Mattsson nel ruolo di Blonde
Zeljko Ivanek nel ruolo di Paulo
Michael Pitt nel ruolo di Larry
Michael Stuhlbarg nel ruolo di Tommy
Kevin Corrigan nel ruolo di Dennis
Joseph Lyle Taylor nel ruolo di Al
Amanda Warren nel ruolo di Maggie
Linda Bright Clay nel ruolo di Myra
Brendan Sexton III nel ruolo di Zachariah 19-30 anni
Harry Dean Stanton nel ruolo di Uomo col cappello
Mickey Rourke
 

SOGGETTO

McDonagh, Martin
 
 

MUSICHE

Burwell, Carter
 

MONTAGGIO

Gunning, Lisa
 

SCENOGRAFIA

Wasco, David
 

COSTUMISTA

Patch, Karen

TRAMA

Marty, uno sceneggiatore in cerca di ispirazione per il suo script "Sette Psicopatici" viene coinvolto in un sequestro di cani pianificato dai suoi eccentrici amici Billy e Hans. Le cose si metteranno male quando a scomparire sarà l'amato Shih Tzu del boss della mala Charlie Costello...

CRITICA

"II cinema nel cinema l'abbiamo visto mille volte, eppure l'idea di questo sceneggiatore già psicopatico che ne cerca altri per un soggetto, si rivela cinica, astuta, divertente mixando generi dal noir al western per finire come in uno Stone o Tarantino da ridere. Tutto virato in grottesco, il film di Martin McDonagh ('In Bruges') strimpella folle sui caratteri dell'ottimo cast dal genio Christopher Walkner a Sam Rockwell che rapisce cani, finendo con Tom Waits e Colin Farrell." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 22 novembre 2012) "Il paradosso autoriale genera un bel mostro. Stufo di essere il nuovo cantore del pulp dopo il successo di 'In Bruges', lo sceneggiatore-regista nonché ex drammaturgo di successo angloirlandese McDonagh scrive e dirige '7 psicopatici', film su uno sceneggiatore irlandese finito ad Hollywood stufo di scrivere film pulp. Ne viene fuori una sgangherata avventura metropolitana in cui un bravo Colin Farrell (lo sceneggiatore) si trova immischiato in una storiaccia di vendetta per colpa di uno strano amico attore (Sam Rockwell: strepitoso) reo di aver rubato il cagnolino di un gangster (Woody Harrelson) in combutta con un quacchero dalla gola sfregiata (Christopher Walken). C'è esibita violenza & ironia (il pulp) con una seconda parte in cui Farrell, Rockwell e Walken vagano nel deserto tra confessioni, pause esistenzialiste e favole attorno al fuoco. Film metacinematografico ma soprattutto imprevedibile, tenero, malinconico. Sta al genere pulp come 'La sparatoria' (1966) di Monte Hellman sta al western. Walken immenso. Mai così bravo dai tempi di 'Prova a prendermi'." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 22 novembre 2012) "Originale commedia parapoliziesca, un helzappoppin di trovate ripiene di umorismo macabro, addirittura irresistibile fino a tre quarti, poi destinata a sgonfiarsi per accumulo di tossine. La storia si srotola a Hollywood, dove uno sceneggiatore non riesce a recuperare l'ispirazione per il nuovo film. Difficile sintetizzare una trama folle, zeppa di personaggi sgangherati. Impossibile individuare il migliore in campo, perfino Colin Farrell sembra bravo fra tanti campioni." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 22 novembre 2012) "I personaggi sono divertenti, gli attori adeguati. Non dispiace neppure lo stile-spazzatura del film, che un po' prende a modello il cinema di Quentin Tarantino (e, forse più, di Guy Ritchie), un po' sembra farne la parodia. Però non tutto fila liscio. Se a volte il gioco è divertente, in altri momenti è tirato troppo in lungo e finisce col diventare monotono. Simpatici i 'cammei', tra cui quello di Tom Waits con in braccio un coniglio." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 15 novembre 2012) "McDonagh si inserisce in un tipo di cinema pulp alla Tarantino, ma con personalità, un umorismo e una malinconia di fondo tutti suoi. Gli attori sono uno meglio dell'altro, sorprendenti, ironici, sopra le righe e nello stesso tempo straordinariamente umani." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 15 novembre 2012) "Dopo il riuscito 'In Bruges', l'inglese Martin McDonagh ritrova Colin Farrel e rincara la dose: nonsense e stralunato, arguto e intelligente, '7 Psicopatici' ha tutto per divenire cult, complici grandi attori - c'è pure Tom Waits - e una sceneggiatura di ferro, che tra finzione e realtà non ne sbaglia una. Per chi ama il cinema dal gusto indie, ma senza esagerare: i soldi ci sono, ma si sa come spenderli. Misogino, misantropo e, ovviamente, psicolabile, eppure '7 Psicopatici' è terapeutico: si ride, e si ride bene." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano',15 novembre 2012)

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