Secondo tempo2010

SCHEDA FILM

Secondo tempo

Anno: 2010 Durata: 105 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:DRAMMATICO, SPORTIVO

Regia:Fabio Bastianello

Specifiche tecniche:RED ONE CAMERA

Tratto da:-

Produzione:THISA SRL PRODUCTION

Distribuzione:THISA SRL PRODUCTION

 
 
 

SCENOGRAFIA

Maseri, Giulio

TRAMA

Domenica, stadio Olimpico di Torino. Un poliziotto infiltrato che sta svolgendo un'indagine a carico di un gruppo di tifosi si troverà coinvolto in un tragico avvenimento scatenato da un errore arbitrale. Attraverso le dinamiche che animano la curva e le scintille che scatenano atti violenti durante una partita di calcio il film mostra i mille volti della violenza negli stadi, la psicologia della curva, la sua logica sociale e gerarchica, così come il difficile e conflittuale rapporto tra gli ultras e le forze dell'ordine.

CRITICA

Note di regia: "Il film è un prodotto inusuale, inconsueto rispetto ai canoni cinematografici a cui siamo abituati. E' proprio nella diversità che sta la sua forza. Si potrebbe quasi definire brutto, nel senso che non rispetta le classiche regole della cinematografia, specialmente quella italiana. Le scelte dell'unico piano sequenza e del cast composto anche da veri ultras sono fattori che concorrono a creare un risultato bordeline, una via di mezzo tra il documentario e il lungometraggio". "Sebbene la forma sia la sostanza, il regista inciampa nell'ambizione di poter raccontare tanta carne al fuoco grazie solo a un artificio retorico. Il film poi è di fatto diviso in due blocchi, dove la parte drammatica è molto più convincente di quella documentaria." (Pedro Armocida, 'Il Giornale', 23 aprile 2010) "'Secondo tempo' di Filippo Bastianello è lontano da quel capolavoro doc girato nel cuore del tifo napoletano che è stato 'Gli estranei' di Vincenzo Marra, così come da un altro 'classico' del genere, 'Il potere dev'essere bianconero' di Daniele Segre. Lo è per struttura, spirito, sguardo. Qui siamo in un film di finzione, girato allo stadio Olimpico di Torino, in un piano sequenza lungo 105 minuti. I tifosi non sono identificati, ci sono attori (si riconoscono Beppe Convertini e Davide De Marinis, che firma la colonna sonora) e veri ultras nel cast (un centinaio di tifosi granata), i split screen che simulano, una telecamera dello stadio a tenere le fila delle varie storie da stadio. (... ) Il film ha le sue debolezze: la rappresentazione della violenza collettiva è efficace (il linciaggio dell''infame', per esempio, soprattutto morale), ma non quella individuale, soprattutto nel finale. Il peso dell'unico ciak si fa sentire in alcuni momenti faticosi, lo script arranca in inevitabili improvvisazioni. Ma ha il coraggio di guardare dentro un fenomeno che ignoriamo con il filtro dei nostri pregiudizi. Opera acerba ma comunque potente, Bastianello ha talento e cuore." (Boris Sollazzo, 'Liberazione', 23 aprile 2010)

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