TRAMA

Il principe Dimitri, mentre funge da giurato in un processo per l'assassinio di un commerciante, riconosce tra gli imputati una donna, Jekatarina Maslova, che, benché risulti innocente, viene, in seguito ad un equivoco, condannata a dodici anni di lavori forzati, da scontare in Siberia. Nella sua prima giovinezza Dimitri aveva conosciuto Jekaterina, o meglio Katiuscha, com'era familiarmente chiamata la ragazza, che faceva la cameriera nella casa delle sue zie; e, dopo averla sedotta, l'aveva abbandonata al suo destino. Per le circostanze in cui avviene, per le memorie che suscita, questo nuovo incontro colpisce profondamente l'animo del principe, al quale non è difficile ricostruire il dramma della giovane donna, che, dopo la morte del bimbo nato dalla loro relazione, è scesa sempre più in basso fino a diventare una donna di facili costumi. Dimitri sente il dovere, il bisogno d'interessarsi alla sorte di Katiuscha e cerca invano di far riformare la sentenza: quando tutto è perduto, lascia la sua casa e la fidanzata, e parte per la Siberia col treno dei galeotti, mosso dal desiderio di riparare il male fatto, di redimere la ragazza. Il gesto del principe e la sua costanza fanno rinascere in Katiuscha l'amore e la speranza; ma quando egli le propone di sposarla, la giovane donna rifiuta per non essere un ostacolo all'adempimento del compito, che Dimitri si è assunto, di dare assistenza ai deportati in Siberia. Essi si dicono addio, certi che il sacrificio del loro amore non sarà' vano.