Remember Me2010

SCHEDA FILM

Remember Me

Anno: 2010 Durata: 114 Origine: USA Colore: C

Genere:DRAMMATICO, ROMANTICO

Regia:Allen Coulter

Specifiche tecniche:PANAVISION GENESIS DIGITAL

Tratto da:-

Produzione:UNDERGROUND FILMS AND MANAGEMENT

Distribuzione:EAGLE PICTURES

ATTORI

Robert Pattinson nel ruolo di Tyler
Emilie de Ravin nel ruolo di Ally Craig
Pierce Brosnan nel ruolo di Charles
Martha Plimpton nel ruolo di Helen Craig
Chris Cooper nel ruolo di Neil Craig
Lena Olin nel ruolo di Diane Hirsch
Peyton List nel ruolo di Samantha
Ruby Jerins nel ruolo di Caroline Hawkins
Meghan Markle nel ruolo di Megan
Tate Ellington nel ruolo di Aidan Hall
Gregory Jbara nel ruolo di Les Hirsch
Wilmer Calderon nel ruolo di Carlos
Justin Grace nel ruolo di Matthews
Christopher Clawson nel ruolo di Michael Hawkins
Morgan Turner nel ruolo di Jessica
Amy Rosoff nel ruolo di Amica di Ally
 

SCENEGGIATORE

Fetters, Will
Lumet, Jenny
 

MUSICHE

Zarvos, Marcelo
 

MONTAGGIO

Mondshein, Andrew
 

SCENOGRAFIA

Murphy, Scott P.
 

COSTUMISTA

Lyall, Susan

TRAMA

Tyler ed Ally, due giovani innamorati, cercheranno di portare avanti la loro storia d'amore nonostante una serie di eventi tragici che hanno colpito le loro rispettive famiglie d'origine...

CRITICA

"Se due giovani innamorati a New York attendono oltre un'ora di film (su due) a baciarsi e sullo sfondo campeggia un poster di Amnesty Intenational, non è buon segno. D'altra parte come dar loro torto, se a soli 21 anni Tyler (la Twilight star Robert Pattinson, anche coproduttore del film) e AIly (Emilie de Ravin) hanno un cv dolorum che farebbe impallidire il coetaneo Werther e svariate creature dickensiane. Ad accoppiarli è 'Remember me' di Allen Coulter. (...)Tutti ne pagano il fio psicologico, specie il capro espiatorio ovvero bel tenebroso Pattinson che malconcio vampirizza lo schermo, suddividendo la propria (non) esistenza bohèmienne tra le attenzioni alla girlfriend e la disperata ricerca di affetto paterno, per sé e la sorellina con tendenze psycho. Il problema è che papà (Pierce Brosnan che imita Donald Trump) è un moloch di Wall Street sordo ai singhiozzi della prole. Mentre il babbo di lei (Chris Cooper) è il classico NY cop indurito del Queens dal pestaggio spontaneo. Il cerchio bi-familiare si fa sempre più vizioso e pietoso, finché la mala sorte non risolverà in un istante i dissidi di tutti, spettatori inclusi." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 25 marzo 2010) "A ciascuno la sua tragedia. Inizio ad armi pari, nove anni fa: ma ognuno dei due studenti innamorati della New York University si porta dentro cicatrici profonde per ragioni di lutti di famiglia. (...) Scritto da Will Fetters, il film scava nelle nevrosi private e ogni riferimento alla 'Valle dell'Eden' non sembri casuale, il tema è quello della rimozione dei lutti e della solitudine prima, durante e dopo l'amore. Il regista Allen Coulter, noto per i 'Soprano', 'Sex and the City' ma anche 'Hollywoodland', è uno che muove bene i personaggi in una miscellanea che pare nuova ma è composta con pezzi di un puzzle drammatico ben noto, fra cui primeggia il contrasto classico del melò tra padri e figli. I caratteri ci sono, le psicologie sono ad orologeria ma funzionano, siamo curiosi di vedere dove va a parare. Il germe della novità è rappresentato da Robert Pattinson, l'amato vampiro di 'Twilight', che ha una prepotente voglia di apparire, forse avrà uno stile anche da pettinato (la prova sarà 'Bel Ami'), gioca a James Dean ma finalmente ha un vero amplesso pur continuando a non sorridere. In eleganti riflessi metropolitani di una N.Y. nascosta, alla Woody Allen, e con momenti di intimismo fotografico, Emilie de Ravin cerca la felicità ma il destino le si avventa contro. I due padri padroni sono Pierce Brosnan, ex 007 diventato bravo, e Chris Cooper che spaventa per la misura large psicologica che esce dal viso." (Corriere della Sera, 26 marzo 2010) "ll lanciatissimo Robert Pattinson, il bel vampiro della saga di 'Twilight', consigliato da produttori che pensano, ha sottoposto subito la sua immagine a una verifica commerciale interpretando in 'Remember me' un personaggio abbastanza fragile e diverso. (...) Diretto dal regista televisivo Allen Coulter e sceneggiato da Will Fetters e Jenny Lumet (figlia di Sidney), il film ha tutte le carte drammatiche e romantiche in regola per mobilitare il popolo delle teen-ager adoranti e confermare che Pattinson in questo momento è uno dei nuovi sex symbol vincenti. L'idea di differenziare la reazione di Tyler alle avversità della vita e all'amore travolgente era buona per mettere alla prova l'identificazione del pubblico. Ma l'operazione costruita sui modelli 'bello e dannato' e 'anche i ricchi piangono', funziona nei momenti felici della love story, per il resto è segnata da un improduttivo sovraccarico di drammi e melodrammi, dagli stereotipi del dolore dei privilegiati e da un brutto finale." (Alberto Castellano, 'Il Mattino', 26 marzo 2010) "Cosa vuole essere 'Remember me'? Una riflessione sulla casualità brutale di eventi esterni che arrivano all'improvviso a spezzare precari equilibri esistenziali? Una romantica storia d'amore fra ventenni vulnerati? Una variazione sul tema salingeriano dell'inquietudine giovanile, sul dissidio padri e figli che si ripresenta immancabile a ogni cambio di generazione? Domande che rimangono inevase per colpa di un poco convincente finale a effetto. Peccato: fino a un certo punto il concertato di sentimenti è giocato con una certa sensibilità intimista; e l'emergente Pattinson dimostra di non essere solo l'esangue e attraente vampiro di 'Twilight', ma un divo che unisce all'indubbio fascino vere doti d'attore." (A. Lk., 'La Stampa', 20 marzo 2010) "C'è un solo motivo per cui il drammone romantico 'Remember me', diretto da Allen Coulter, vede la luce dei nostri schermi ed è la presenza nei panni del protagonista dell'idolo delle teenager Robert Pattinson (...), già Edward, il sexy-vampiro della saga di 'Twilight'. Per il resto (...) si presta al melò più spinto, e percorre pedissequamente quella strada fino alla grande sorpresa finale, che non vi anticiperemo non solo perché gratuita, ma anche perché offensiva, dato che utilizza la storia recente per dare peso drammaturgico a un film che fino a quel momento ne ha avuto ben poco. Sorprende il fatto che la sceneggiatrice sia Jenny Lumet, figlia del regista Sidney, una giovane autrice che aveva mostrato un talento assai superiore in 'Rachel sta per sposarsi' di Jonathan Demme. Tuttavia una nota di merito va alla regia, che non solo mostra un potenziale più alto di quello consentito dalla sceneggiatura (anche se derivativo dello stile di James Grey) ma riesce anche a farci vedere New York e la vita dei giovani americani da angolazioni originali e seducenti. Inoltre i due protagonisti sono istruiti e parlano in modo forbito: una rarità, nell'epoca di 'Hannah Montana' e del 'Grande fratello'. (Paola Casella, 'Il Sole 24 Ore', 26 marzo 2010) "Distruzione per l'uso: arriva nel finale per inserire queste storie dentro un evento storico che tutti ricordiamo. Strano film 'Remember Me'. Funziona benissimo come racconto sottovoce di lutti, famiglie eccentriche, gioventù scottata, ferite e voglia di ricominciare. Faticosa la lenta, credibile, storia d'amore tra Pattinson e de Ravin. Semplicemente magnetici. Ancora una volta il raffinato regista tv Allen Coulter è riuscito a tirar fuori la grande prova da una superstar maschile come fece con Ben Affleck per 'Hollywoodland'. Pattinson, già ottimo Salvador Dalì in 'Little Ashes', è divino lontano dalla 'Twilight Zone'. Elegante fotografia mai patinata, potente cast di supporto, freschezza nei dialoghi e poca retorica fino a cinque minuti dal fischio finale. C'era bisogno della tragedia di massa alla Titanic? No, no e no. Peccato." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 26 marzo 2010)

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