SCHEDA FILM

Puro Cashmere

Anno: 1986 Durata: 98 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:COMMEDIA, GIALLO

Regia:-

Specifiche tecniche:PANORAMICA A COLORI

Tratto da:-

Produzione:DEMBA CINEMATV PER RETEITALIA

Distribuzione:FOX

TRAMA

E' il compleanno di Manrica e in casa di lei si reca il suo ex innamorato Giuliano (un maestro di asilo), pur sapendo di incontrarvi il nuovo amante Jody, un suo amico. A questa festa Giuliano conosce Liliana e se ne innamora (farà presto ad apprendere che lei è la ex del suddetto Jody), anche se la ragazza macchierà per sbadataggine uno splendido pullover color celeste chiaro a cui il giovanotto tiene in modo particolare. Penserà lei a farlo lavare e, per intanto Giuliano perde il golf e la misteriosa ragazza. Ma lui è cocciuto e la cerca, dopo aver identificato per puro caso il suo capo di abbigliamento in una tintoria, con spillato un ignoto cognome (Appignani). L'Appignani che Giuliano contatta è però un trafficante assai losco e, da quel momento, lo sfortunato maestro si trova coinvolto in strane vicissitudini e perseguitato da scagnozzi pericolosi. Nel frattempo anche Liliana è incolpevolmente invischiata in un pasticcio (nel quale opera anche l'Appignani in parola), organizzato da un gruppo di gente sbrigativa e disonesta, capeggiata da Jody, che si occupa di totonero intrallazzando con partite truccate. Giuliano, rientrato intanto in possesso del suo pregiatissimo pullover, si trova ad operare come fotografo (su incarico della banda truffaldina) proprio vicino ai pali del portiere (corrotto) di una grande squadra di calcio spagnola, durante una partita truccata. La vicenda si conclude con la sconfitta della banda e amore garantito e tranquillo per Liliana e Giuliano.

CRITICA

"Mai presentare la fidanzata al proprio miglior amico: potrebbero scappare insieme. Mai mettere il golf di cashmere comprato per consolarsi alla festa che l'amico-fedifrago dà in onore della sua nuova fidanzata: si potrebbe sporcare. E soprattutto mai dare il golf alla bella sconosciuta che lo ha macchiato e che ora ci tiene a restituirlo pulito: potrebbero sparire sia lei che il golf. Questo almeno è quanto capita in apertura al povero Giuliano (Mauro Di Francesco), che tentando disperatamente di recuperare almeno il pullover si ritroverà coinvolto in una losca vicenda di totonero... 'Puro cashmere' sarebbe una commedia intinta di giallo, gradevole e innocua. Così invece somiglia piuttosto a un talkshow, del quale ha la verbosità vacua e invadente ma non l'aggressività. E se Reteitalia continuerà a sfornare prodotti tanto addomesticati, ci sarà da rimpiangere le farsacce sanguigne e triviali dei nostri peggiori anni Settanta." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 12 dicembre 1986) "Fra la commedia e il mezzo giallo, insomma. Per ridere del timido che prima pensa solo al suo pullover, poi a come tirarsi fuori dai guai e poi, finalmente, all'amore; ed anche, nel frattempo, per creare un po' di suspense attorno a quelle partite truccate che all'inizio sembrano un intrigo da 007 e dopo, volutamente, si risolvono in barzelletta.(?) Forse a sostenere il film, scritto e diretto da Biagio Proietti, ci sarebbero voluti degli interpreti particolarmente versati nel comico e dotati di qualche carisma particolare. Mauro Di Francesco, invece, uscito dalle file del cinema italiano per giovanissimi, è attore diligente e si impegna, ma non sembra avere ancora le doti per imporsi in ruoli di protagonista; al suo fianco, Paola Onofri (Liliana), ha grazia e simpatia ma anche lei non ha né autorità né glamour a sufficienza per dominare quasi per intero una vicenda. Lo stesso vale per i loro antagonisti, Antonio Cantafora, il cattivo dell'intrigo giallo, Anna Galiena, l'ex fidanzata che come d'uso, si allea, anche sentimentalmente, con il nemico; alle prese con caratteri sfocati, non danno loro né colore né presenza. All'unisono con tutto il resto. Che non fa male a nessuno, ma che è scialbo, lascia poche tracce e non incide." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 6 dicembre 1986) "Prodotto dalla Demba Cinema Tv assieme a Reteitalia, 'Puro cashmere' non si differenzia molto dalla mediocrità dei tanti film berlusconiani che per un certo periodo vengono sfruttati anche nelle sale cinematografiche. Ma, a differenza di molti altri suoi colleghi, Biagio Proietti ha il pregio di non aver costruito un film sulla semplice sequenza di gags più o meno divertenti a scapito della trama. 'Puro cashmere' comunque fatica ad andare oltre le buone intenzioni: è un film semplice, pulito, che mischia un po' di comicità alta commedia sentimentale cercando di inserire anche qualche traccia di giallo nella storia. A renderlo fiacco contribuisce in buona misura il protagonista, Mauro Di Francesco, che tenta di imitare Boldi, suo compagno di serate al Derby con più fortuna e più talento. Il maglione che dà il titolo al film è il filo conduttore del racconto: comperato a peso d'oro dal protagonista per lenire il dolore della perdita di un grande amore e la conseguente perdita di un grande amico, sarà il pretesto per conoscere un'altra ragazza. Lei svanisce nel nulla, e quel che è peggio lo fa con il suo prezioso golf. Nella disperata ricerca del maglione si ritroverà immischiato nel racket delle partite di calcio truccate." ('Il Giorno', 18 dicembre 1986)

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