Anno: 1974 Durata: 125 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO, PSICOLOGICO
Regia:Michelangelo Antonioni
Specifiche tecniche:PANORAMICA, 35 MM (1:1.85) - EASTMANCOLOR
Tratto da:-
Produzione:CARLO PONTI PER COMPAGNIA CINEMATOGRAFICA CHAMPION (ROMA), LES FILMS CONCORDIA (PARIGI), CIPI CINEMATOGRAFICA (MADRID)
Distribuzione:CIC - L'UNITA' VIDEO, DVD: SONY PICTURES HOME ENTERTAINMENT (2006)
Jack Nicholson | nel ruolo di | David Locke |
Maria Schneider | nel ruolo di | La ragazza |
Jenny Runacre | nel ruolo di | Rachel Locke |
Ian Hendry | nel ruolo di | Martin Knight |
Steven Berkoff | nel ruolo di | Stephen |
Ambroise Bia | nel ruolo di | Achebe |
José María Caffarel | nel ruolo di | Albergatore |
James Campbell | nel ruolo di | Lo stregone |
Manfred Spies | nel ruolo di | Il tedesco |
Jean-Baptiste Tiemele | nel ruolo di | L'africano |
Charles Mulvehill | nel ruolo di | Robertson Chuck Mulvehill |
Ángel del Pozo | nel ruolo di | Ispettore di polizia |
David Locke è un reporter 37enne, nato in Inghilterra e cresciuto in America, apprezzato nei suoi servizi televisivi perché dotato di uno straordinario spirito di osservazione, come dichiara il suo produttore Martin Knight. Mentre si trova in uno sperduto e sinistro alberghetto sahariano scopre casualmente il cadavere di un certo Robertson al quale, approfittando di certe somiglianze somatiche, si sostituisce. Entrato in questo giuoco per fuggire dal passato e dal presente che l'hanno nauseato, seguendo le indicazioni di un libretto d'appunti dello scomparso - che scopre essere un mercante d'armi schierato dalla parte del Fronte Unitario di Liberazione di un nuovo Paese africano - vaga da Monaco a Ginevra a Barcellona. Sua moglie, decisa a rintracciare Robertson per saperne di più sulla scomparsa del marito, involontariamente muove attorno al marito il meccanismo della polizia e della diplomazia.
"Nella meccanica di un racconto apparentemente poliziesco, assai significativamente Antonioni trova il modo di delineare a tutto tondo personaggi che non sono nulla e li fa vagabondare - tra una morte e un'altra - in vicende che sono in definitiva un nulla di fatto: l'intellettuale brillante, il reporter che registra tutto con acume, l'uomo votato per professione alla comunicazione di massa, diviene così per radicale contrasto il simbolo di un mondo culturale, politico, sociale e spirituale privo di significati apprezzabili. Le eclettiche nonché coinvolgenti architetture del Gaudì sono inespressive come quelle di un alberghetto africano; la frenesia multicolore dei grossi aeroporti è muta come l'immobilità delle sabbie del Sahara; la giovane studentessa hippie finisce per non dare alcun aiuto, proprio come la moglie, il datore di lavoro, il rappresentante consolare, la guardia civica della Spagna. Il protagonista rimane solo e senza risposte di fronte alla propria coscienza inquieta e insoddisfatta: la sua vita è un guazzabuglio di problemi cui non riesce ad attribuire una sola soddisfazione; la fuga, l'avventura, il rapporto occasionale come quello istituzionalizzato!" ("Segnalazioni Cinematografiche", vol. 78, 1975)
Incasso in euro