Anno: 2005 Durata: 105 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:COMMEDIA, GIALLO
Regia:Antonio Manetti|Marco Manetti
Specifiche tecniche:35 MM
Tratto da:-
Produzione:MANETTI BROS, MORELLI, SILVESTRIN, SOLERI, ALESSANDRO PASSADORE PER MOVIEMAX, GAMP PRODUZIONI
Distribuzione:MOVIEMAX (2006)
Giampaolo Morelli | nel ruolo di | Mancini |
Elisabetta Rocchetti | nel ruolo di | Impiegata della banca |
Enrico Silvestrin | nel ruolo di | Pittana |
Giuseppe Soleri | nel ruolo di | Impiegato della banca |
Antonino Iuorio | nel ruolo di | Borgia |
Massimo Ghini | nel ruolo di | Matteo Mancini |
Aldo De Scalzi | nel ruolo di | Ascensorista |
Pivio | nel ruolo di | Ascensorista |
Valerio Mastandrea | nel ruolo di | Venditore ambulante |
Negli uffici della direzione generale di una grande banca, Mancini, su commissione di un losco uomo d'affari, deve posizionare una bomba per distruggere così alcuni importanti documenti troppo scomodi per lui. Camuffato da uomo delle pulizie e con la bomba collegata a un timer, Mancini, però, rimane bloccato in ascensore insieme a due ignari impiegati che stanno per tornare a casa dopo il lavoro. Intanto all'esterno dell'edificio, Pittana e Borgia, i suoi due complici, dovrebbero tenere sotto controllo la situazione ma, in una corsa contro il tempo, Mancini comincia a rendersi conto che forse non lo stanno aiutando come dovrebbero...
"'Piano 17' dei Manetti Bros è un noir ben scritto e fatto con amore. Un thriller credibile, che può contare su dialoghi nient'affatto banali e sulle interpretazioni: i ruoli dei protagonisti sono cuciti addosso, scritti appositamente per gli attori. E si vede. Certo, è un film di genere, infarcito di cultura pop, ma è coraggioso, compiuto. E la presa in giro degli stereotipi su Napoli vale da sola il biglietto del film." (Roberta Bottari, 'Il Messaggero', 3 marzo 2006). "Non è un film 'da vedere' nel senso che è senza imperfezioni, ne è anzi pieno zeppo. Però ci sembra, e lo vogliamo indicare con quel simbolico, che ci sia dentro qualcosa di sfizioso e promettente. Un'anima indipendente e ottimista, non indipendente e piagnona. Che questi Manetti Bros, in realtà vecchie conoscenze del giro festivaliero, dei filmaker e videomaker, dei maniaci di generi e sottogeneri splatter e dintorni, dei videoclippari o videoclippisti, delle sperimentazioni creative via web, abbiano il loro talentaccio ancora da mettere a punto e da dimostrare compiutamente. Che meritino ancora una prova dopo quella zoppicante di 'Zora la vampira' e questa qui, interessante e notevole perché costruita su una struttura produttiva praticamente volontaristica e 'fai da te', di partecipazione ai rischi e agli (eventuali) utili da parte dell'intero gruppo ma non proprio soddisfacente nei risultati. Lo sanno anche loro, i Bros, che un thriller sia pur ingegnosamente e spiritosamente congegnato richiede spalle un po' più forti e solide per funzionare da cima a fondo. Due euro in più per non stare condannato tutto il tempo tra un paio di location, in strettissima e vistosa economia." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 10 marzo 2006)
Incasso in euro