PASSAGGIO PER IL PARADISO1996

SCHEDA FILM

PASSAGGIO PER IL PARADISO

Anno: 1996 Durata: 90 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:COMMEDIA

Regia:-

Specifiche tecniche:SCOPE A COLORI

Tratto da:-

Produzione:CRSTALDI PICTURES, ITALIA - GARGANTUA SCREEN & STAGE, GRAN BRETAGNA

Distribuzione:IIF - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO

TRAMA

Renato, un cinico ed ambiguo detective, si è ormai abituato al suo lavoro: pedina coppie clandestine, fotografa gli adulteri di ambo i sessi e intercetta telefonate. Scrupoloso e preciso, ma anche un solitario deluso. Mentre lavora sulle piste di una coppia nella riviera romagnola, accetta di prendere in automobile Martha, una italo-americana attempata e un po' svanita. Costei è fuggita dal cronicario dove un figlio ed una figlia ingrati l'hanno fatta ricoverare, per godersi una grande e bella casa, che Martha adora (vi è nata e cresciuta) e dove vuole assolutamente tornare per morire fra quelle mura. L'incontro è fatale per l'investigatore poiché si stabilisce uno strano rapporto fra i due estranei: lei lo rimprovera scandalizzata per la sua attività squallida e anche un po' umiliante ("ma legale") e lui che perde il suo tempo nella difficile ricerca di quella mitica villa su strade sbagliate (Martha ha una memoria altalenante) e finisce anche impantanato in un bosco presso un laghetto. Poco a poco, però, i due comunicano: Renato scopre il mondo dell'anziana donna (che dopo la morte del nonno amatissimo, vide una notte apparire nel suo parco un maestoso cervo poi scomparso nel nulla) e rimane colpito dall'egoismo e dalla mancanza di pietà manifestati dai figli di Martha. Per lui, così avvezzo al realismo della vita e ai tanti squallidi eventi dei suoi clienti, quelle storie tra il fantastico ed il magico, mescolate come sono al realismo dei fatti esposti, sortiscono imprevisti effetti. Lui e l'anziana donna, in fondo amaramente sola, hanno imparato a conoscersi, vagabondando su strade ignote. Ma la villa di Martha, naturalmente, esiste. Nella causa a lei intentata dai figli, Renato, chiamato a deporre, lo fa in favore di lei. Tempo dopo, l'immaginazione consente a Renato una visione: penetrato a notte nell'ospizio, egli vede il letto vuoto che era dell'amica, poi la sua persona, seduta come "in attesa" nel parlatorio e infine - nella sua casa - il maestoso cervo uscito dal bosco, venuto a prenderla per accompagnarla in Paradiso.

CRITICA

Il film girato nelle valli di Comacchio con la fotografia di Blasco Giurato, opera seconda del trentasettenne romano Antonio Baiocco, è convenzionale nell'ideazione dei personaggi (quante vecchie signore dolci-terribili simili non si son viste, al cinema?), ha difetti e incongruenze di sceneggiatura, ma è aggraziato e ben recitato da Julie Harris. (La Stampa, Lietta Tornabuoni, 17/6/96)

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