Anno: 2011 Durata: 74 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:THRILLER
Regia:Francesco Gasperoni
Specifiche tecniche:3D
Tratto da:-
Produzione:MOVIEMAKER
Distribuzione:MICROCINEMA
Harriet MacMasters-Green | nel ruolo di | Lorna |
Francesco Martino | nel ruolo di | Federico |
Marius Bizau | nel ruolo di | Red |
Antonio Palumbo | nel ruolo di | Black |
Tara Lisa Haggiag | nel ruolo di | Novella |
Massimo De Lorenzo | nel ruolo di | Barbone |
Vittorio Brannetti | nel ruolo di | Direttore del centro commerciale |
Alessia Tarola | nel ruolo di | Bambina con il palloncino |
Laura Molinari | nel ruolo di | Mamma nel parcheggio |
Paola Turini | nel ruolo di | Dottore |
Pietro Tarola | nel ruolo di | Craig |
Sakis Palianiotis | nel ruolo di | Concierge dell'albergo |
Lorna cerca la sua auto all'interno di un enorme parcheggio di un centro commerciale, ma non riesce a trovarla. Mentre continua le ricerche in un'area del parcheggio poco illuminata cade, perde conoscenza e quando si sveglia scopre che il parcheggio è chiuso e completamente vuoto. Impossibilitata a comunicare con l'esterno, la ragazza presto scoprirà che è stata scelta come preda di un cacciatore di uomini e che la sua zona di caccia è proprio l'area del parcheggio...
"La pubblicità lo lancia come 'il primo film italiano in 3D'. Sono stati anche poco fortunati: 'Parking Lot' esce proprio nei giorni in cui il festival di Roma annuncia il restauro di Totò in 3D, che risale agli anni 50. Più interessante la definizione del regista. Francesco Gasperoni, che lo definisce un 3D 'sostenibile', realizzato con tecnologie assai meno costose rispetto ai kolossal hollywoodiani. La riuscita tecnica è men che discreta, perché gli sfondi non uniformi e le immagini in movimento hanno una resa piuttosto scarsa. Il problema però è un altro: dietro ogni immagine in 3D dovrebbe esserci un film, una storia. Qui, invece, non si va da nessuna parte. (...) Si fossero ammazzati tutti nel giro dl 10 minuti, sarebbe stato un corto accettabile. Arrivare all'ora e mezza è una fatica disumana." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 21 ottobre 2011) "Prima di Fausto Brizzi e dopo l'uscita in sala di 'Box Office 3D' di Ezio Greggio ecco Francesco Gasperoni. Il 3D italiano passa per le mani di questo singolare cineasta-imprenditore-scienziato già autore del mediocre thriller 'Smile' (2009). Gasperoni brevetta una cinepresa digitale tutta sua (la 3DEMON) per film 3D low budget (400 mila euro e quattro settimane di riprese). (...) Il film è mal scritto, recitato e diretto con vari momenti di ridicolo involontario e sconclusionate citazioni da 'Il mago di Oz'. Questo 3D artigianale, però, merita attenzione. La fotografia sbiadita e il suono dovevano essere post-prodotti con più cura. Ma il fastidio agli occhi è risparmiato. Il 3DEMON, costato un decimo di quanto investito da Greggio per la sua grossolana parodia cinematografica, potrebbe generare un buon film. Forse sarebbe il caso che Gasperoni lo facesse provare a registi più dotati di lui. La via italiana al 3D, comunque, si fa così più articolata." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 21 ottobre 2011)
Incasso in euro