Paris-Manhattan2012

SCHEDA FILM

Paris-Manhattan

Anno: 2012 Durata: 77 Origine: FRANCIA Colore: C

Genere:COMMEDIA, ROMANTICO

Regia:Sophie Lellouche

Specifiche tecniche:35 MM

Tratto da:-

Produzione:VENDOME PRODUCTION, FRANCE 2 CINEMA, SND, CON LA PARTECIPAZIONE DI CANAL +, CINÉ+, CON LA PARTECIPAZIONE DI FRANCE TELEVISIONS, IN ASSOCIAZIONE CON A PLUS IMAGE 3, PALATINE ETOILE 9 «SVILUPPATO CON LA PARTECIPAZIONE DI DEVELOPIMAGE»

Distribuzione:ACADEMY TWO

ATTORI

Alice Taglioni nel ruolo di Alice
Patrick Bruel nel ruolo di Victor
Marine Delterme nel ruolo di Hélène
Louis-Do de Lencquesaing nel ruolo di Pierre
Michel Aumont nel ruolo di Padre
Marie-Christine Adam nel ruolo di Nicole, la madre
Yannick Soulier nel ruolo di Vincent
Margaux Châtelier nel ruolo di Laura
Arsène Mosca nel ruolo di Arthur
Gladys Cohen nel ruolo di Sig.ra Gozlan
Paul-Edouard Gondard nel ruolo di Achille
Ariana Kah nel ruolo di Ultima cliente
Christian Ameri nel ruolo di Malato
François Lescurat nel ruolo di Portinaio
Jacques Ciron nel ruolo di Barista
Jacques Herlin nel ruolo di Sig. Aknin
Jean-Jacques Albert nel ruolo di Direttore albergo
Julie Martel nel ruolo di Cliente depressa
Juliette Kruh nel ruolo di Assistente di Alice
Khereddine Ennasri nel ruolo di Corriere
Roman Guisset nel ruolo di Malvivente
Woody Allen nel ruolo di Se stesso (non accreditato)
 

SCENEGGIATORE

Lellouche, Sophie
 

MONTAGGIO

Coleman, Monica
 

COSTUMISTA

Katany, Fabienne

TRAMA

Alice è giovane, bella e appassionata del suo lavoro di farmacista. Tuttavia, con gran dispiacere della famiglia, è ancora single e preferisce rifugiarsi nella sua passione per Woody Allen. Tuttavia, l'incontro con Victor potrebbe cambiare la situazione...

CRITICA

"Un fatto curioso. E singolare, specie per chi conosce le esigenze sempre inderogabili del cinema come industria. In questo film di una esordiente, Sophie Lellouche, poco nota in Francia se pure con quell'assonanza nel cognome che ricorda il molto più noto Claude Lelouch, appare alla fine Woody Allen pronto a pronunciare alcune battute. Quello vero, non c'è da sbagliarsi, all'uscita con molte valigie da un albergo parigino. Una presenza, sul piano narrativo, giustificata dalla circostanza che la protagonista della vicenda, Alice, di professione farmacista, ha l'abitudine, nei suoi momenti difficili, e ne ha tanti, soprattutto dal punto di vista sentimentale, di rivolgersi per consigli a un manifesto appeso nella sua camera da letto in cui campeggia una foto di Allen giovane che le risponde a tono con una voce in inglese debitamente sottotitolata in francese e, adesso, in italiano. (...) Una commedia romantica, specie per quel suo finale con baci quasi furiosi tra Alice e Victor, ma anche se la regia è abbastanza limpida e precisa, in una Parigi senza nessun riferimento turistico, la struttura narrativa è in più momenti incerta, la stessa protagonista stenta a farci intendere le proprie ragioni e attorno le si inseriscono episodi del tutto secondari come la rocambolesca ricerca notturna di un possibile amante della sorella, in cui il racconto si inceppa, divagando. Nelle vesti di Alice, comunque, c'è un'attrice simpatica e bella, Alice Taglioni, non molto conosciuta, ma con il piglio necessario almeno per esprimerci i momenti più combattivi del personaggio. Le dà la replica, come Victor, Patrick Bruel, privo quasi del tutto di carismi". (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo Roma', 8 novembre 2012) "Per il suo primo film, Sophie Lellouche si è regalata un 'cammeo' di Woody, il quale ha accettato di impersonare se stesso, facendo da consigliere e paraninfo - nelle ultime scene del film - all'uomo innamorato. 'Paris-Manhattan' non sfida certo le convenzioni del genere 'commedia sentimentale' e sarà difficilmente ricordato nei secoli a venire. Però ci spira un'aria di leggerezza e di allegria che, in mezzo a tanto cinema penitenziale, non è affatto da disprezzare". (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 8 novembre 2012) "Una gradevole commedia sentimentale della regista francese Sophie Lellouche, che ha il pregio della simpatia, oltre che dell'estrema brevità. Davvero carinissima la protagonista Alice Taglioni". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 8 novembre 2012) "Quanto c'entri Woody Allen lo si capisce subito dai titoli di testa, in caratteri bianchi su campo nero, e con una sinuosa ballad sullo sfondo, Bewitched cantata da Ella Fitzgerald. (...) È l'idea gustosa alla base di 'Paris-Manhattan', opera prima della regista Sophie Lellouche (...), condotta con coerenza e graziata, sul finale, da una sorpresina che sarebbe un delitto raccontare del tutto: vi basti sapere che Mister Allen col progetto era d'accordo eccome, e chissà quanto gli deve essere piaciuto ricevere un omaggio del genere da una giovane regista europea". (Egle Santolini, 'La Stampa', 2 novembre 2012)

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