Anno: 1999 Durata: 100 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:COMMEDIA, DRAMMATICO
Regia:Enzo Monteleone
Specifiche tecniche:-
Tratto da:liberamente ispirato all'omonimo racconto autobiografico di Horst Fantazzini
Produzione:GIANFRANCO PICCIOLI PER HERA INTERNATIONAL FILM, IN COLLABORAZIONE CON RAI-RADIOTELEVISIONE ITALIANA, UNISTUDIO, MICLA FILM
Distribuzione:COLUMBIA TRISTAR FILMS ITALIA (1999) - MEDUSA - DVD: MEDUSA (2002); DVD: MINERVA PICTURES (2013)
Stefano Accorsi | nel ruolo di | Horst Fantazzini |
Emilio Solfrizzi | nel ruolo di | Brigadiere Lojacono |
Giovanni Esposito | nel ruolo di | Appuntato Di Gennaro |
Fabrizia Sacchi | nel ruolo di | Teresa, la moglie di Horst |
Francesco Guccini | nel ruolo di | Il padre di Horst |
Alessandro Haber | nel ruolo di | Avvocato Mazza |
Antonio Catania | nel ruolo di | Il sostituto procuratore |
Fabio Ferri | nel ruolo di | Calimero |
Paolo Graziosi | nel ruolo di | Tagliaferri, colonnello dei carabinieri |
Andrea Lolli | nel ruolo di | Maresciallo Juliano |
Alessandro Lombardo | nel ruolo di | Brigadiere Santillo |
Antonio Petrocelli | nel ruolo di | Ridolfi, il direttore del carcere |
Il 23 luglio 1973 nel carcere di Fossano il giovane Horst Fantazzini, detenuto con una condanna a 22 anni, decide che è venuto il momento di tentare la fuga. L'operazione però si rivela ben presto più difficile del previsto, e Horst si vede costretto a prendere in ostaggio due agenti di custodia. A questo punto l'evasione può dirsi in pratica fallita, ma Horst non ha certo intenzione di arrendersi. Comincia così una lunga giornata, scandita dal lento trascorrere dei minuti e delle ore, lungo la quale si susseguono le trattative, le speranze, le paure degli ostaggi, l'ansia della moglie di Fantazzini, le telefonate dell'avvocato che inutilmente consiglia a Horst di arrendersi, una telefonata del padre, che rimprovera al figlio di fare il ladro senza una vera motivazione a differenza di quando lui aveva precisi obiettivi politico-sociali. Alla fine le richieste del ribelle vengono accolte: una macchina e due milioni in contanti. Ma mentre lui e i due agenti stanno per salire, arriva un cane della polizia a creare trambusto. Fantazzini si distrae, e dall'alto i tiratori scelti lo riempiono di proiettili. Portato in ospedale, dopo un'operazione viene salvato. Guarito, viene ulteriormente condannato. Ancora oggi è in carcere.
"È vero che il film e il suo autore si espongono molto a favore di una vicenda umana sulla quale la giustizia si è già pronunciata: discutibilmente, noi non sappiamo se è stato commesso un errore di cui sia opportuno invocare la riparazione. Ma non è tanto questo a interessarci quanto il pathos che la ricostruzione esprime, quanto il bel personaggio che Accorsi fa vivere in sintonia con eccellenti coprotagonisti come la guardia carceraria Solfrizzi o il sostituto procuratore Catania per dirne solo due tra molti. Un film forse non perfetto ma con molta anima". (Paolo D'Agostini, 'Annuario del cinema italiano 1999/2000')
Incasso in euro