SCHEDA FILM

One Shot One Kill - A colpo sicuro

Anno: 1993 Durata: 102 Origine: PERU' Colore: C

Genere:AZIONE, DRAMMATICO

Regia:Luis Llosa

Specifiche tecniche:NORMALE A COLORI

Tratto da:-

Produzione:ROBERT L. ROSEN PER BALTIMORE PICTURES, IGUANA PRODUCCIONES, SNIPER PRODUCTIONS

Distribuzione:PENTA DISTRIBUZIONE (1994) - CECCHI GORI HOME VIDEO

ATTORI

Tom Berenger nel ruolo di Tom Beckett
Billy Zane nel ruolo di Richard Miller
J.T. Walsh nel ruolo di Chester Van Damme
Aden Young nel ruolo di Doug Papich
Ken Radley nel ruolo di El Cirujano
Carlos Álvarez nel ruolo di Ochoa
Edward Wiley nel ruolo di DeSilva
Frederick Miragliotta nel ruolo di Generale Alvarez
Gary Swanson nel ruolo di Agente della NSC a Washington
Hank Garrett nel ruolo di Ammiraglio a Washington
Loury Cortez nel ruolo di Padre Ruiz
Reynaldo Arenas nel ruolo di Cacique
Roy Edmonds nel ruolo di Cabrera
Teo Gebert nel ruolo di Amico di Ripoly
Tyler Coppin nel ruolo di Ripoly
Vanessa Steele nel ruolo di Signora Alvarez
 

MONTAGGIO

Smith, M. Scott
 

SCENOGRAFIA

Pinter, Herbert
 

COSTUMISTA

Summers, Ray

TRAMA

Tom Beckett - un cecchino dei marines specializzato nell'eliminazione di personaggi "scomodi" in Sudamerica - dopo aver perso in un'azione il suo "osservatore", affronta una nuova missione con Richard Miller, un governativo, campione di tiro sportivo ma senza esperienza: entrambi devono eliminare il trafficante colombiano Ochoa ed il generale Alvarez che, eletto con l'aiuto di questi, potrebbe far arrivare molta droga negli Stati Uniti. Addentratisi in treno nell'interno, Miller e Beckett iniziano una marcia aiutati da "Cacique", un indio che li porta nei pressi della "fazenda" del "Cirujano", un mercenario statunitense passato alla guerriglia e spietato torturatore. Miller lo manca di proposito; gli indios periscono in un'imboscata ed il sacerdote che deve informarli su Ochoa viene torturato e ucciso. Beckett attira in un'imboscata un cecchino che li segue, lo elimina e quindi si apposta con Miller nella fattoria, ma per salvare l'altro, che ha ucciso Ochoa ma è stato scoperto, non può sparare al suo bersaglio. Poi i due litigano: Miller finisce le munizioni e Beckett lo invita ad andarsene, ma per coprirlo viene catturato dai ribelli. Miller recupera un proiettile lasciato cadere da Beckett, mentre questi viene torturato dal "Cirujano", che gli stritola le falangi delle mani. Miller uccide il mercenario e Beckett, malgrado le dita martoriate, gli salva a sua volta la vita da un altro cecchino che li bracca. A Tom non resta che ritirarsi nel natio Montana e abbandonare la carriera.

CRITICA

"Svogliatamente diretto da Luis Llosa, immeritevole parente del grande Mario Vargas scrittore, sulla base di un pessimo copione che esalta le ragioni della violenza, 'A colpo sicuro' è la sbiadita fotocopia di uno dei tanti film ambientati in zone tropicali di guerriglia, da 'Apocalypse Now' in poi. E se il duro Beckett di Tom Berenger è credibile, il Miller tutto smorfie di Billy Zane risulta insopportabile." (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 1 maggio 1994) "Niente di eccezionale, se si vuole, ma un film di genere che, pur sembrando aspirare solo alla serie B, qualche merito, almeno in cifre drammatiche, riesce ad averlo. I due interpreti coadiuvano, anche se Berenger si tiene ostinatamente a un'espressione sola, quella del duro il cui motto (che dava il titolo alla versione originale del film) è 'ogni colpo un morto' e se Zane, per riscattare appunto quel suo aspetto azzimato si lascia invadere la mimica da aggrottamenti continui: fino alla mascherata." ('Il Tempo', 4 maggio 1994) "Didascalici i dialoghi, inesistente il ritmo, il regista del film gongola nel riproporre l'effetto speciale inaugurato dal 'Robin Hood' con Kevin Costner: lì la macchina da presa inseguiva la traiettoria della freccia, qui pedina la pallottola dall'emissione del colpo al raggiungimento del bersaglio: otto, nove, dieci volte. Peccato che questa gustosa trovata si sconti con un montaggio delirante nelle rare sequenze convulse che diventano incomprensibili. In ogni caso il copione è talmente scontato che il senso della scena non può sfuggire. Povero Tom Berenger, siamo agli sgoccioli: è diventato, negli ultimi tempi, un assiduo frequentatore della foresta fluviale ma sempre con esiti modestissimi. A vederlo qui in mimetica intento a sterminare i panamensi ribelli torna in mente quando interpretava, con tanto di parrucca da capellone, il difensore degli indios in 'Giocando nei campi del Signore': che abbia le idee confuse non sapendo da che parte stare?" (Cristina Jandelli, 'La Nazione', 4 giugno 1994)

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