Anno: 2004 Durata: 135 Origine: USA Colore: C
Genere:AVVENTURA, DRAMMATICO
Regia:Joe Johnston
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:TOUCHSTONE PICTURES, CASEY SILVER PRODUCTIONS, HIDALGO PRODUCTIONS
Distribuzione:BUENA VISTA INTERNATIONAL ITALIA
Viggo Mortensen | nel ruolo di | Frank T. Hopkins |
Zuleikha Robinson | nel ruolo di | Jazira |
Omar Sharif | nel ruolo di | Lo Sceicco Riyadh |
Louise Lombard | nel ruolo di | Lady Anne Davenport |
Adam Alexi-Malle | nel ruolo di | Aziz |
Saïd Taghmaoui | nel ruolo di | Principe Bin Al Reeh |
Silas Carson | nel ruolo di | Katib |
Harsh Nayyar | nel ruolo di | Yusef |
J.K. Simmons | nel ruolo di | Buffalo Bill Cody |
Adoni Maropis | nel ruolo di | Sakr |
Victor Talmadge | nel ruolo di | Rau Rasmussen |
Peter Mensah | nel ruolo di | Jaffa |
Joshua Wolf Coleman | nel ruolo di | Il Curdo |
Franky Mwangi | nel ruolo di | Bambino in schiavitù |
Floyd 'Red Crow' Westerman | nel ruolo di | Capo 'Penna d'Aquila' |
Mary Ellis | nel ruolo di | Mary |
Jerry Hardin | nel ruolo di | Nate Salisbury |
C. Thomas Howell | nel ruolo di | Preston Webb |
Kimberly Norris Guerrero | nel ruolo di | Madre di Frank |
Philip Sounding Sides | nel ruolo di | Capo 'Grosso Piede' |
Dave Florek | nel ruolo di | Sentinella a Wounded Knee |
Lee Trotter | nel ruolo di | Soldato a Wounded Knee |
Todd Kimsey | nel ruolo di | Caporale a Wounded Knee |
Jeff Kober | nel ruolo di | Sergente a Wounded Knee |
Chris Owen | nel ruolo di | Soldato |
John Prosky | nel ruolo di | Ufficiale al Corral |
Stevan Rimkus | nel ruolo di | Tenente alla cisterna |
Sam Sako | nel ruolo di | Muezzin |
Ed Nah New Rider Webber | nel ruolo di | Vecchia Lakota |
Clement Richards | nel ruolo di | Lakota che guida il carro |
Adam Ozturk | nel ruolo di | Cavaliere Beduino |
David Midthunder | nel ruolo di | Coyote Nero |
Elizabeth Berridge | nel ruolo di | Annie Oakley |
Frank Collison | nel ruolo di | Texas Jack |
George Gerdes | nel ruolo di | Maggiore Whitside |
Jake Miller | nel ruolo di | Cantore danza degli spettri |
Marshall Manesh | nel ruolo di | Scuoiatore |
Michael Canavan | nel ruolo di | Capo Mandriani |
Te'Amir Sweeney | nel ruolo di | Vedetta sulla Torre |
Zachary Badasci | nel ruolo di | Frank da Giovane |
I giorni di gloria di Frank T. Hopkins, famoso cowboy, sono ormai finiti. Insieme al suo cavallo mustang Hidalgo è in cerca di riscatto, così lascia gli Stati Uniti per partecipare all'estenuante 'Oceano di fuoco', una gara di 3000 miglia attraverso il deserto arabico. Cavallo e cavaliere sono i primi stranieri ammessi alla durissima gara di resistenza che ben presto si trasforma in una questione di orgoglio e di onore...
"Meno ambizioso dell'Ultimo samurai', questo film diretto da Joe Johnston farebbe anche simpatia per una certa aria spaccona da fumetto anni '30, se fra le pieghe della vicenda non fioccassero stereotipi razzisti oggi francamente odiosi. Perché naturalmente, come si vedrà durante la lunga corsa nel deserto, gli arabi sono sanguinari e mentitori, anche fra loro e orrore! con i loro cavalli. I bianchi al soldo degli arabi non sono da meno e lo script tenta perfino di farci credere che i mercati di schiavi sia stati un'esclusiva del Golfo Persico! Ma ci sono altre chicche. Se la figlia di Sharif si chiama Jazira, Mortensen sfugge a un'orrenda punizione (li hanno beccati insieme) solo perché lo sceicco va pazzo per Wyatt Earp e Calamity Jane. Il resto si può immaginare: Viggo non vince perché spara ma perché cavalca senza sella, mica come quei rammolliti di cammellieri. E se loro i cavalli azzoppati li ammazzano, lui opera il fido Hidalgo caduto in una trappola con un coltellaccio arroventato stile Rambo. Dopodiché, sconfitti cavallette, leopardi, tempeste di sabbia, lo riporta a casa e lo libera fra gli altri mustang nella verde prateria. Impossibile non commuoversi almeno a quest'ultima scena, pur vergognandosi parecchio. In compenso, prima di partire, Viggo regala la sua Colt a Sharif. E' che agli americani piacciono troppo queste benedette armi, così finiscono sempre per darle anche ai nemici." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 9 aprile 2004) "Dismesse la barba e l'armatura di Aragorn, Viggo Mortensen cavalca ancora; pronuncia frasi da cow boy, però le sue avventure ricordano più da vicino quelle di Indiana Jones, fra paesaggi esotici e colossi con la scimitarra, che lui abbatte a colpi di revolver. Un po' adventurer un po' commedia, lungo qualche decina di minuti di troppo, 'Oceano di fuoco' è un intrattenimento destinato soprattutto ai ragazzi: quelli 'post-cartoon' cui si rivolge in particolare la Touchstone, la Disney degli adolescenti." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 9 aprile 2004) "La presenza di un americano vincente in Iraq oltre cent'anni prima degli odierni crociati di Bush ha fatto stupidamente parlare di Hidalgo come di un film a favore dei superfalchi Usa, mentre è esattamente l'opposto. Fra Mortensen e l'ineffabile sceicco Omar Sharif, appassionato di leggende del Far West, dopo un approccio a rischio si sviluppa anzi un'amicizia che sembra fatta per deludere Oriana Fallaci secondo le cui teorie l'americano dovrebbe sparare prima di aprir bocca. Il regista Joe Johnston ha firmato invece un racconto che nelle presenti tensioni fra Islam e Occidente indica le vie difficili della comprensione e della pacificazione. Ma 'Oceano di fuoco' è soprattutto un entusiasmante film d'avventura, proteso alla scoperta di un paesaggio degno di Lawrence d'Arabia, sontuosamente e abilmente allestito, un vero regalo per chi rimpiange il vecchio western ormai estinto proprio come il mustang". (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 10 aprile 2004) "'Oceano di fuoco' è un innocuo divertissement, turistico e oleografico come un Bertolucci nel deserto, ingenuo nel ripescare a piene mani riferimenti da un passato cinefilo, ma anche coinvolgente quando torna al grado zero dell'avventura. Cariche di cavalli raccontate dalla camera car, un falchetto che plana sulla preda manco fossimo nella 'Freccia nera', una maliarda malvagia e avida che vorrebbe portarsi a letto l'eroe e una principessa bellissima che sa farsi valere, ma che neppure lei, alla fine, quaglia col bel principe azzurro. E come mai, direte voi? semplice, perché il buon Hopkins è in realtà innamorato di Hidalgo, tanto che nel finale, quando si lasciano nella prateria, a entrambi scappa via una lacrimuccia. Una storia d'amore tra un uomo e un cavallo: è questa, in definitiva, la cosa migliore del film. Resta da segnalare una curiosità: 'Oceano di fuoco' è il terzo western sciamanico della stagione (gli altri due sono il francese 'Blueberry', non ancora distribuito in Italia, e 'The Missing' con Cate Blanchett, in sala da fine mese)." (Mauro Gervasini, 'Film TV', 14 aprile 2004)
Incasso in euro