Anno: 2010 Durata: 133 Origine: GIAPPONE Colore: C
Genere:DRAMMATICO, ROMANTICO
Regia:Tran Anh Hung
Specifiche tecniche:DCP/HDCAM, 16:9, 35 MM (1:2.35)
Tratto da:romanzo omonimo ("Tokyo Blues", 1993, Feltrinelli; ried. "Norwegian Wood", 2006, Einaudi) di Haruki Murakami
Produzione:ASMIK ACE ENTERTAINMENT, FUJI TELEVISION NETWORK, TOHO COMPANY
Distribuzione:-
Rinko Kikuchi | nel ruolo di | Naoko |
Ken'ichi Matsuyama | nel ruolo di | Toru Watanabe |
Tetsuji Tamayama | nel ruolo di | Nagasawa |
Kiko Mizuhara | nel ruolo di | Midori |
Kengo Kora | nel ruolo di | Kizuki |
Reika Kirishima | nel ruolo di | Reiko Ishida |
Eriko Hatsune | nel ruolo di | Hatsumi |
Giappone, 1967. Watanabe studia all'università di Tokyo. E' un giovane serio e tranquillo, ma insicuro nelle sue relazioni personali e che avverte l'influenza della morte ovunque. Il ragazzo è profondamente affezionato a Naoko, una ragazza bella e introversa che conosce dagli anni delle superiori, e anche lei ha un forte legame con la morte. Il loro rapporto è stato profondamente condizionato dalla tragica morte del loro migliore amico Kizuki, avvenuta alcuni anni prima, ma quando finalmente riusciranno a confrontarsi con la forte passione che li attrae, Naoko deciderà di lasciare gli studi. Nell'esistenza di Watanabe farà quindi ingresso l'estroversa e vivace Midori...
"Romanzo amatissimo, film difficilissimo. Se qualcuno ancora vede la letteratura come un comodo serbatoio di storie e personaggi già pronti ad essere travasati al cinema, si accomodi. 'Norvegian Wood' (concorso) di Tranh Anh Hung, già Leone d'oro nel 1995 con 'Cyclo', è l'adattamento dello struggente romanzo omonimo di Haruki Murakami (...) ma è anche una prova stilistica sofisticata che 'traduce' i sentimenti violenti e insieme impalpabili del film in immagini di tale sapienza da rischiare la freddezza." (Fabio Ferzetti, 'Messaggero', 3 settembre 2010) "'Norvegian Wood' di Tranh Anh Hung è tratto da un libro di Murakami, imperdibile per gli amanti della letteratura nipponica contemporanea. (...) Affrontare questo viaggio nella depressione e nella follia mentale, nell'egoismo nichilista, è come svegliarsi sotto un treno senza ricordarsi di essersi addormentati. (...) Lettere firmate col sangue, ricoveri in comunità di recupero potrebbero ammazzare qualsiasi film, se non ci fossero i dialoghi che, ogni tanto sanno strappare sorrisi amari e disperati, ma pur sempre veri, sinceri." (Luca Mastrantonio, 'Il Riformista', 3 settembre 2010)
Incasso in euro