Anno: 1971 Durata: 183 Origine: GRAN BRETAGNA Colore: C
Genere:BIOGRAFICO, DRAMMATICO
Regia:Franklin J. Schaffner
Specifiche tecniche:PANAVISION, 35 MM (1:2.35) GONFIATO A 70 MM (1:2.20) - TECHNICOLOR
Tratto da:omonimo saggio storico di Robert K. Massie (Ed. Gherardo Casini, 1969)
Produzione:FRANKLIN ? J ? SCHAFFNER E SAM SPIEGEL PER HORIZON PICTURES
Distribuzione:CEIAD - DVD: COLUMBIA TRISTAR (2002)
Michael Jayston | nel ruolo di | Nicola |
Janet Suzman | nel ruolo di | Alessandra |
Roderic Noble | nel ruolo di | Alessio |
Ania Marson | nel ruolo di | Olga |
Lynne Frederick | nel ruolo di | Tatiana |
Candace Glendenning | nel ruolo di | Maria |
Fiona Fullerton | nel ruolo di | Anastasia |
Harry Andrews | nel ruolo di | Granduca Nicola |
Irene Worth | nel ruolo di | Imperatrice Maria Fedorovna |
Tom Baker | nel ruolo di | Rasputin |
Jack Hawkins | nel ruolo di | Conte Fredericks |
Timothy West | nel ruolo di | Dottor Botkin |
Katherine Schofield | nel ruolo di | Tegleva |
Jean-Claude Drouot | nel ruolo di | Gilliard |
John Hallam | nel ruolo di | Nagorny |
Michael Bryant | nel ruolo di | Lenin |
Brian Cox | nel ruolo di | Trotsky |
James Hazeldine | nel ruolo di | Stalin |
Laurence Olivier | nel ruolo di | Conte Witte |
Eric Porter | nel ruolo di | Stolypin |
John McEnery | nel ruolo di | Kerenski |
Curd Jürgens | nel ruolo di | Console tedesco Curt Jurgens |
Gordon Gostelow | nel ruolo di | Guchkov |
Guy Rolfe | nel ruolo di | Dottor Fedorov |
Ian Holm | nel ruolo di | Yakovslev |
John Wood | nel ruolo di | Colonnello Kobylinsky |
Maurice Denham | nel ruolo di | Kokovtsov |
Michael Redgrave | nel ruolo di | Sazonov |
Ralph Truman | nel ruolo di | Rodzianko |
Stephen Greif | nel ruolo di | Martov |
Vivian Pickles | nel ruolo di | Madame Krupskaya |
Mentre è in corso la guerra russo-giapponese per il possesso della Corea, lo zar Nicola II diviene padre. Il bimbo, Alessio, unico maschio fra quattro sorelle, è però emofiliaco. Disperata per le sue frequenti emorragie, la zarina Alessandra, perduta ogni fiducia nei medici, si rivolge a un dissoluto monaco guaritore, Rasputin, la cui influenza su lei, che si ripercuote poi sulle stesse decisioni dello zar, crescerà col passare del tempo. Mentre la Russia è scossa da sommosse sociali, represse nel sangue, e Lenin, emigrato nell'Europa Occidentale, attende il momento favorevole per tornare in patria e scatenarvi la rivoluzione, il primo ministro Stolypin convince Nicola a cacciare Rasputin dalla reggia. Su richiesta di alcuni politici, guidati da Kerenski, lo zar istituisce una sorta di parlamento, la Duma, che poi, scoppiati nuovi disordini, sospenderà; così come reagirà con ferocia a un mortale attentato a Stolypin. In seguito ad una nuova crisi di Alessio, la zarina ottiene che Rasputin torni a corte: il figlio si riprende, ma il monaco viene ucciso dal principe Yussepov e dal suo amico Dimitri. Intanto, la guerra mondiale, in cui s'è incautamente avventurata, volge al peggio per la Russia. Lo zar viene convinto ad abdicare, e Kerenski, divenuto primo ministro, lo esilia con tutta la famiglia, in attesa dell'espatrio, in una sperduta località siberiana. Tornato in Russia, Lenin ha cominciato a organizzare i soviet: e sarà uno di questi, il soviet di Ekaterinburg, a eseguire, prima dell'arrivo dei controrivoluzionari, la sentenza di morte emessa nei confronti di Nicola II, della zarina e dei suoi figlioli.
"Il film trova un certo compenso alla disinvolta semplificazione con cui interpreta un periodo della storia russa meritevole di ben altre impostazioni, nella fastosità delle scenografie, nella scorrevolezza del ritmo, nell'accorto dosaggio degli elementi drammatici, nella correttezza dell'interpretazione". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 72, 1972)
Incasso in euro