Anno: 1977 Durata: 153 Origine: USA Colore: C
Genere:MUSICALE
Regia:Martin Scorsese
Specifiche tecniche:35 MM, PANAVISION, TECHNICOLOR
Tratto da:-
Produzione:CHARTOFF-WINKLER PRODUCTIONS
Distribuzione:UNITED ARTISTS - WARNER HOME VIDEO (GLI SCUDI), DVD: 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT
Liza Minnelli | nel ruolo di | Francine Evans |
Robert De Niro | nel ruolo di | Jimmy Doyle |
Lionel Stander | nel ruolo di | Tony Harwell |
Barry Primus | nel ruolo di | Paul Wilson |
Mary Kay Place | nel ruolo di | Bernice Bennett |
Georgie Auld | nel ruolo di | Frankie Harte |
George Memmoli | nel ruolo di | Nicky |
Dick Miller | nel ruolo di | Proprietario del Palm Club |
Murray Moston | nel ruolo di | Horace Morris |
Lenny Gaines | nel ruolo di | Artie Kirks |
Clarence Clemons | nel ruolo di | Cecil Powell |
Kathi McGinnis | nel ruolo di | Ellen Flannery |
Adam David Winkler | nel ruolo di | Jimmy Doyle Jr. |
Frank Sivero | nel ruolo di | Eddie Di Muzio |
Don Calfa | nel ruolo di | Gilbert |
William Tole | nel ruolo di | Tommy Dorsey |
David Nichols (II) | nel ruolo di | Arnold Trench |
Harry Northup | nel ruolo di | Alabama |
Bernie Kuby | nel ruolo di | Giudice di pace |
Bill Baldwin | nel ruolo di | Presentatore al Midnight |
Bill McMillan | nel ruolo di | Secondo Disc-Jockey |
Bruce L. Lucoff | nel ruolo di | Secondo tassista |
Casey Kasem | nel ruolo di | Disc-jockey al Midnight Bird |
Diahnne Abbott | nel ruolo di | Cantante nel locale ad Harlem |
Dimitri Logothetis | nel ruolo di | Impiegato dell'albergo |
Harold Ross | nel ruolo di | Terzo tassista |
Jay Salerno | nel ruolo di | Autista del pullman della band |
Jon Cutler | nel ruolo di | Musicista della Frankie Harte Band |
Louis Guss | nel ruolo di | Fowler |
Margo Winkler | nel ruolo di | Donna litigiosa |
Mary Lindsay | nel ruolo di | Ragazza con il cappello |
Nicky Blair | nel ruolo di | Tassista |
Norman Palmer | nel ruolo di | Impiegato del Waldorf Astoria |
Selma Archerd | nel ruolo di | Moglie del giudice di pace |
Steven Prince | nel ruolo di | Produttore discografico |
Il 2 settembre 1945, mentre New York festeggia la resa del Giappone, il giovane sassofonista Jimmy Doyle adocchia, tra la folla riunita nel salone di un grande albergo, una ragazza, Francine Evans, e dopo un assiduo corteggiamento, riesce a conquistarla. Francine è un'ottima cantante, per cui sia lei che Jimmy trovano un impiego prima in un night, poi in una orchestra sempre in giro per la provincia. Quando il direttore dell'orchestra si ritira, Jimmy, che intanto ha sposato Francine, ne prende il posto. Quando alla coppia nasce un figlio, i due, invece di sentirsi più uniti, vedono aggravarsi i contrasti dovuti ai caratteri, che già cominciavano a incrinare il loro rapporto. Da quel giorno, anche le loro carriere divergono: Francine è ormai una diva, non solo della canzone ma anche del cinema, mentre Jimmy ha un lungo periodo di oscurità e la allontana da sé. Rimasto solo però, Jimmy si riprende e diventa un idolo del "jazz". Dopo qualche tempo, i due si rivedono, forse si vogliono ancora bene: ma stavolta è Francine a respingere Jimmy per sempre.
"Storia di un amore guastato da uno stupido orgoglio maschile e, soprattutto, dalla gelosia professionale, il film si inserisce da un lato nel filone del cosiddetto 'revival', attraverso un'operazione di nostalgico recupero di certo clima degli anni Cinquanta e, dall'altro, nel novero delle opere che analizzano criticamente il mondo dello spettacolo, mostrandocene lo spietato mercantilismo, le rivalità e, in primo luogo, il contrasto che prima o poi in esso si determina tra le sue 'ragioni' e quelle umane, tra la ricerca del successo e una normale vita affettiva. Da sentire, soprattutto, per i famosi motivi musicali dell'epoca in cui è ambientato, e da vedere, per la ricchezza dell'impasto spettacolare e la bravura degli interpreti, il film è una sorta di 'commedia in musica' - qualcosa di ben diverso, cioè, dal classico musical americano - in cui realismo e comicità, umorismo e ironia si trovano fusi quasi alla perfezione." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 84, 1978) "La mano di Scorsese si sente: nella vitalità nevrotica che imprime ai personaggi, nell'afflato con cui ricrea l'aria del tempo. La colonna musicale farà liquefare di nostalgia i 'fans' di ogni età. Lionel Stander è forse un po' sprecato". ("Telesette") "'New York, New York' è il meglior film di Scorsese: quello in cui dimostra maggior grinta e più alta sapienza registica. Il film è imbastito su una serie di sequenze dal virtuosismo strepitoso e, nello stesso tempo, mai fine a se stesso". (Callisto Cosulich, "Paese Sera")
Incasso in euro