Anno: 1950 Durata: 95 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:COMMEDIA
Regia:Duilio Coletti
Specifiche tecniche:-
Tratto da:un'idea di Alberto Lattuada
Produzione:ANTONIO MAMBRETTI SONZOGNI JUVA PER MAMBRETTI, LUX FILM
Distribuzione:LUX FILM - RICORDI VIDEO, VIVIVIDEO, PANARECORD
Gina Lollobrigida | nel ruolo di | Lisetta Minneci |
Richard Ney | nel ruolo di | Massimo Lega, giornalista |
Constance Dowling | nel ruolo di | Lilly |
Luisa Rossi | nel ruolo di | Gabriella |
Carlo Campanini | nel ruolo di | Don Fernando |
Luigi Almirante | nel ruolo di | Cav. Minneci |
Marisa Vernati | nel ruolo di | Stena Randi |
Dina Perbellini | nel ruolo di | Signora Faravelli |
Barbara Leite | nel ruolo di | Nadia |
Mino Doro | nel ruolo di | Carlo Guidi |
Mario Besesti | nel ruolo di | Sindaco Faravelli |
Antonio Juva | nel ruolo di | Mario Vergani |
Carlo Hintermann | nel ruolo di | Livio Toschi |
Odoardo Spadaro | nel ruolo di | Il presentatore |
Giuseppe Pierozzi | nel ruolo di | Marco |
Silvio Bagolini | nel ruolo di | L'operatore dei fotoromanzi |
Enrico Luzi | nel ruolo di | Un prete |
Lilia Landi | nel ruolo di | Carla |
Mirella Uberti | nel ruolo di | Lucia |
Umberto Melnati | nel ruolo di | Regista di fotoromanzi |
Anna Maria Travaglino | ||
Luciano Bosi |
Al concorso di Stresa per la proclamazione di Miss Italia sono state ammesse cinque concorrenti. Alla vigilia del concorso, un giornalista decide di fare un'inchiesta, che ha per oggetto le singole candidate, e tende a stabilire che cosa le abbia indotte a partecipare alla gara. Ciascuna delle cinque ragazze costituisce un caso a sé: c'è la paesana, che vuol evadere dal suo paesello; c'è l'ambiziosa, che sogna la gloria. C'è una sfortunata ragazza, Lilly, ridotta ad esser la donna di tutti, che spera di potersi rifare un'esistenza. C'è infine una modesta sartina, che il padre, macchinista delle ferrovie, ha iscritto al concorso, a sua insaputa, su consiglio d'un peersonaggio losco. Costui, vantando le sue conoscenze, ha promesso al brav'uomo di poter ottenere la vittoria per la sua figliola. Intanto, però, sapprofittando della sua buona fede, lo coinvolge in un traffico di gioielli rubati. Lilly, che ha riconosciuto nel furfante l'uomo cui deve la propria rovina, salva il ferroviere. Essa costringe il delinquente a salire col tesoro rubato nell'auto da lei guidata, e lanciata la macchina a corsa pazza, lo trascina con sè alla morte. Scomparsa l'avversaria più temibile, la sartina vince il concorso e sposa il giornalista.
"Peccato. 'Miss Italia' è un'occasione perduta. Lo spunto c'era e discreto: il mondo delle miss, questo picccolo mondo di illusioni e di favoritismi, questa fiera delle vanità del nostro tempo poteva essere sfruttato a dovere da un regista dotato di un proprio mondo poetico e di chiare possibilità espressive. Doti che non sono certo peculiari di Duilio Coletti." (Fabio Rinaudo, "Hollywood", n. 238, 8 aprile 1950)
Incasso in euro