SCHEDA FILM

Miracoli. Storie per corti

Anno: 1994 Durata: 43 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:FILM A EPISODI

Regia:Mario Martone|Paolo Rosa|Silvio Soldini

Specifiche tecniche:35 MM (1:1.66), TECHNOVISION

Tratto da:-

Produzione:LIONELLO CERRI E DANIELE MAGGIONI PER ISTITUTO LUCE SPA, LUMIERE SRL

Distribuzione:ISTITUTO LUCE

ATTORI

Antonio Mastronunzio nel ruolo di Se stesso ("Antonio Mastronunzio...")
Pinotto Merlino nel ruolo di Se stesso ("Antonio Mastonunzio...")
Lorenzo De Lauro nel ruolo di Se stesso ("Antonio Mastonunzio...")
Moni Ovadia nel ruolo di Michlie ("Dov'è Yankel?")
Davide Casali nel ruolo di Elisha ("Dov'è Yankel?")
Maurizio Dehò nel ruolo di Leib ("Dov'è Yankel?")
Luca Garlaschelli nel ruolo di Yankel ("Dov'è Yankel?")
Alfredo Lacosegliaz nel ruolo di Ron ("Dov'è Yankel?")
Giampietro Marazza nel ruolo di Hersh ("Dov'è Yankel?")
Sonia Bergamasco nel ruolo di Chiara ("D'estate")
Edmondo Sannazzaro nel ruolo di Italo ("D'estate")
Sergio Leone (II) nel ruolo di Il collega ("D'estate")
Michele De Marchi nel ruolo di Il libraio ("D'estate")
Nicoletta Maragno nel ruolo di La cameriera
 
 

COSTUMISTA

Colombini, Grazia

TRAMA

"Antonio Mastronunzio pittore sannita" - Antonio Mastronunzio, pittore campano, riceve la visita di un uomo molto ricco. Costui ha visto un suo quadro in casa di un amico e desidera averne uno uguale. Ma è possibile ripetere la magia di una creazione? "Dov'è Yankel?" - Un gruppo di musicisti Kletzmer si sta esibendo in un locale. Durante l'intervallo, in pochi minuti, lontano dalle luci dei riflettori, uno di loro comincia a raccontare una storiella hiddish, densa di fatti magici e sparizioni. Tutto cambia, non esiste più né il locale né gli spettatori in attesa, soltanto la magia del racconto. "D'estate" - Chiara è una giovane impiegata. Nelle sue ore libere fa volontariato e legge a Italo, un anziano signore, le pagine di alcuni libri. Un pomeriggio come tanti altri, durante la lettura, Chiara inizia a notare il verificarsi di strane, piccole coincidenze: una donna che parla nel cortile, il suono di un campanellino...

CRITICA

"Paolo Rosa ha scritto una leggenda ebraica, una storia alla Isaac Singer, di sparizioni proprio da racconto con meraviglia dello stesso narratore, un Moni Ovadia che solo alla fine può scatenarsi nel canto, recuperati altrettanto miracolosamente musicisti e pubblico, spariti a un certo magico punto della sua storia. Potenza del testo. (...) Racconta un rapporto con la natura - per quanto travolta e corrotta dal moderno - mediato dall'arte. Come un solare Sergej Paradzanov: che rinuncia alla città ma non alla cultura, si adegua, si assimila, si mimetizza senza dimenticarsi, narra, credendoci con essenziale poesia il miracolo di un rapporto ancora possibile tra arte, natura, mistero." (Goffredo Fofi, 'Panorama', 16 dicembre 1994) "Non li troverete nei cinema con il loro titolo collettivo, 'Miracoli', ma uno per uno, prima di un lungometraggio, a vivificare quella tradizione di cinema corto che in altri Paesi è guardata come una vera e propria palestra di talenti. In Italia ci è voluta l'intraprendenza di due produttori milanesi, Daniele Maggioni e Lionello Cerri, per coinvolgere l'Istituto Luce in quella che è la più interessante idea produttiva dell'anno: affidare a giovani registi italiani la realizzazione di un film di 10/15 minuti. I primi tre (di una serie che dovrebbe comprenderne altri sette) vedono al lavoro il napoletano Martone, il riminese-milanese Rosa e il ticinese-milanese Soldini (che insegue i giochi del caso tra letteratura e realtà). Tre idee che diventano cinema, tre scommesse contro la pigrizia di un mondo cinematografico che a volte sembra cloroformizzato dalle troppe lamentele. E che invece qui dimostra quanto sia ancora vitale. Encomiabile." (Paolo Mereghetti, 'Sette', 8 dicembre 1994) "Al di là dei buoni risultati dei singoli episodi, è la formula produttiva di 'Miracoli' da apprezzare e incoraggiare: mettere insieme autori noti e meno noti, consentire a tutti di provare le proprie forze sulla breve distanza del cortometraggio anziché rischiare operazioni più costose e complesse, potrebbe essere un'ottima ricetta per far conoscere i registi, per sviluppare discorsi, per sperimentare novità. E non solo per ragioni di buon senso economico o perchè è culturalmente corretto far sì che il genere cortometraggio abbia una regolare distribuzione anche in Italia come avviene in altri paesi. 'Miracoli' ci ha fatto ricordare che in altri tempi il film collettivo a episodi ha dato risultati artistici straordinari (pensiamo a 'Ro.Go.Pa.G.'). E siccome la serie continua (i produttori vorrebbero arrivare a realizzare 10 episodi), l'esperimento potrebbe rivelarsi un importante catalogo dei nuovi talenti." ('Vivilcinema')

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