SCHEDA FILM

Mio figlio

Anno: 1959 Durata: 87 Origine: FRANCIA Colore: B/N

Genere:DRAMMATICO

Regia:Denys de La Patellière

Specifiche tecniche:35 MM

Tratto da:romanzo "Rue des prairies" di René Lefèvre

Produzione:FILMS ARIANE, FILMSONOR, INTERMONDIA FILMS, VIDES CINEMATOGRAFICA DI FRANCO CRISTALDI

Distribuzione:LUX

ATTORI

Jean Gabin nel ruolo di Henri Neveux
Marie-José Nat nel ruolo di Odette Neveux
Claude Brasseur nel ruolo di Louis Neveux
Roger Dumas nel ruolo di Fernand Neveux
Renée Faure nel ruolo di Sig.ra Surville
Louis Seigner nel ruolo di Procuratore
Jacques Monod nel ruolo di Presidente
Dominique Page nel ruolo di Josette
François Chaumette nel ruolo di Direttore del liceo
Guy Decomble nel ruolo di Padre di Paul
France Asselin nel ruolo di Sig.ra Dubourg
Albert Dinan nel ruolo di Barman
Jacques Hilling nel ruolo di Proprietario hotel
Rene' Havard nel ruolo di Fotografo
Gaby Basset nel ruolo di Sig.ra Gildas
Gabriel Gobin nel ruolo di Dubourg
Paul Frankeur nel ruolo di Ernest
Pierre Leproux nel ruolo di Sig. Gildas
Roger Tréville nel ruolo di Sig. Pédrell
 

SOGGETTO

Lefèvre, René
 
 
 

SCENOGRAFIA

Renoux, René

TRAMA

Henri Neveux, che ha partecipato alla guerra ed ha fatto due anni di prigionia, ritorna a Parigi e trova che sua moglie è morta dando alla luce un figlio non suo. In casa ci sono quindi tre figli: Lou, Odette e il piccolo Fernand. Henri, che è un brav'uomo, seppellisce dentro di sé ogni rancore, e avendo ripreso il suo vecchio mestiere di capomastro, alleva con uguale tenerezza tutti e tre i ragazzi. Passano gli anni e la vita della famiglia sembra svolgersi in piena serenità : i due figli maggiori, che hanno ormai oltrepassato i vent'anni, sembrano ben avviati. Lou è divenuto un campione ciclista e Odette ha iniziato con successo la carriera di modella per foto pubblicitarie. Solo il minore, Ferdinand, con il suo carattere ribelle dà delle preoccupazioni al padre. Tuttavia la tranquillità della vita familiare è illusoria e precaria e cessa appena Henri cerca di far valere la propria autorità di padre: avendo scoperto che Odette è divenuta l'amante di un ricco industriale, il padre non le lesina i rimproveri ma la ragazza non è disposta a rinunciare alla vita di lusso che conduce e piuttosto abbandonerà la casa paterna; seguendo i consigli di un disonesto allenatore, Lou ha cominciato a barare alle corse e quando Henri lo rimprovera se ne va di casa; Ferdinand, fuggito dal collegio, è caduto tra le grinfie di una donna di malaffare e una volta rintracciato dalla polizia rischia di esser rinchiuso in una casa di correzione. Volendo evitare, per motivi di decoro sociale, tale provvedimento, i fratelli incolpano il padre di aver trattato il ragazzo, che non è suo figlio, con eccessiva durezza, e chiedono che venga loro affidata la tutela di Ferdinand. Ma quest'ultimo, che è l'unico che comprenda ed ami veramente Henri, prenderà un'importante decisione.

CRITICA

"I rapporti tra padre e figli sono alla base della vicenda, narrata con tono sommesso, in equilibrio tra l'umorismo di certe notazioni psicologiche e la commozione un po' melodrammatica di talune situazioni. Regia attenta e accurata, interpretazione dignitosa." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 47, 1960)

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