Anno: 2005 Durata: 107 Origine: CINA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Zhang Yimou
Specifiche tecniche:35 MM
Tratto da:-
Produzione:TOHO COMPANY LTD., ZHANG YIMOU STUDIO
Distribuzione:MIKADO (2006)
Ken Takakura | nel ruolo di | Gou-ichi Takata |
Shinobu Terajima | nel ruolo di | Rie, nuora di Takata |
Kiichi Nakai | nel ruolo di | Kenichi, figlio di Takata |
Jiang Wen | nel ruolo di | Jasmine |
Qiu Lin | nel ruolo di | Lingo |
Ken Nakamoto | nel ruolo di | Elettricista |
Chen Ziliang | nel ruolo di | Chen |
He Zhezhou | nel ruolo di | Capovillaggio |
Li Bin Li | ||
Yang Zhenbo | nel ruolo di | Yang Yang |
Per la prima volta nella sua vita, Gou-ichi Takata lascia il suo tranquillo villaggio di pescatori per dirigersi a Tokyo, a bordo di uno dei nuovi treni super-veloci. A spingerlo al viaggio è stata la telefonata di sua nuora Rie che gli ha comunicato che suo figlio Ken-ichi, ora gravemente ammalato, ha chiesto di lui. Arrivato a Tokyo, però, Takata si scontra con la verità: suo figlio è ricoverato in ospedale per un tumore al fegato, ma non vuole vederlo per nessun motivo. Rie gli consegna una videocassetta, sperando che il contenuto aiuterà il padre ad avvicinarsi al figlio perduto e capire che tipo di uomo è diventato. Guardando la cassetta, Takata scopre che suo figlio ha studiato un tipo di dramma cinese molto antico e, per questo, ha affrontato anni prima un viaggio lunghissimo fino alla provincia dello Yunnan, nella Cina meridionale, per vedere le esibizioni del famoso attore Li Jamin. Purtroppo, la fortuna non era stata dalla parte di Ken-ichi e il grande attore, a causa di un malore, non aveva potuto cantare ma gli aveva promesso che, se fosse tornato, avrebbe eseguito per lui la leggendaria canzone "Il viaggio solitario, mille miglia lontano", tratto da "Il romanzo dei Tre Regni". Takata, nella speranza di riempire la distanza che lo separa da suo figlio, decide di partire per la Cina, trovare il famoso attore e registrare la sua esibizione, per mostrarla a Ken-ichi. Il suo sarà un viaggio lungo, costellato da incontri straordinari, in cui capirà il valore della famiglia e si troverà a contatto con una gentilezza e una dimensione intima che aveva perso da tempo.
"Un viaggio metaforico e commovente insieme, per sottolineare l'importanza del 'privato' e la necessità di esprimere i propri sentimenti. Anche se l'educazione e la cultura non hanno mai aiutato a farlo." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 18 ottobre 2006) "A chi avesse ancora negli occchi la Cina inospitale e respingente visitata da Castellitto in La stella che non c'é di Gianni Amelio, questa del più celebrato regista della cosiddetta Quinta Generazione di Pechino (quella che il terremoto della Rivoluzione Culturale alla fine degli anni Sessanta coinvolse in pieno: Zhang Yimou è nato nel '50) risulterà forse un po' edulcorata nella sua esaltazione della gentilezza e di una semplicità non contaminata dalla modernità. Speriamo sia veritiera." (Roberto Nepoti, "la Repubblica", 17 novembre 2006)
Incasso in euro