MIAMI BLUES1989

SCHEDA FILM

MIAMI BLUES

Anno: 1989 Durata: 99 Origine: USA Colore: C

Genere:POLIZIESCO

Regia:-

Specifiche tecniche:-

Tratto da:TRATTO DAL ROMANZO DI CHARLES WILLEFORD

Produzione:JONATHAN DEMME, GARY GOETZMAN, KENNETH UTT, RON BOZMAN

Distribuzione:CDI (1990) - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO, CECCHI GORI HOME VIDEO

TRAMA

Un balordo di bell'aspetto sbarca all'aeroporto di Miami. Già ospitato in un carcere, ex-truffatore e scippatore, Frederick J. Frenger Junior non esita un istante anche a sparare. Appena a terra tronca un dito ad un inoffensivo giovane Krisnha (che muore di un colpo apoplettico), si installa in un lussuoso albergo (carte di credito falsificate ne ha sempre) e si fa venire una ragazza (Susie Waggoner), studentessa di nome e "squillo" di fatto. Quella gli crede, affascinata, e poi gli consegna dieci milioni in titoli per metter su casa e qui preparargli manicaretti, in attesa delle nozze (senza però programmare figli, che Junior non desidera immettere in quella fogna che è il mondo). Intanto il morto dell'aeroporto ha scatenato il sergente Hoke Moseley, puntiglioso come pochi e affezionato alla propria dentiera, che dà la caccia al colpevole. Junior fa altri colpetti, uccide uno scippatore portandogli via il malloppo e, poichè il tallonamento di Hoke lo infastidisce nella sua attività, fa una visitina a casa sua rubandogli dentatura e distintivo, poi spacciandosi per agente, spara all'occorrenza. Susie ignora le imprese del suo uomo, sogna il matrimonio, una casetta ed una vita tranquilla, volendo credere ciecamente che Junior abbia messo la testa a posto per sempre. Hoke, uscito dopo la battuta, dall'ospedale, non demorde, si apposta, insegue, vuol recuperare protesi e distintivo e, soprattutto, rimandare in prigione quel dannato spaccone arrivato a Miami. Così parla francamente alla ragazza - riluttante a rinunciare ad un gradevole futuro - e pronta perfino ad accompagnare Junior in macchina per la rapina progettata contro la botteguccia di una numismatica, che cadrà uccisa insieme al suo assistente armato. Susie allora capisce la verità e smette di far da palo, lasciando il delinquente appiedato. Il sergente lo insegue fino a casa: nel conflitto a fuoco, Frederick muore. Hoke ha ripreso tono e distintivo e Susie si ritrova sola e straziata dal dolore.

CRITICA

Un tema con variazioni nel campo del poliziesco, questa volta, tuttavia, molto cinico nello scherzare beffardamente e con indifferenza su furti, aggressioni e delitti mortali. (Segnalazioni cinematografiche)

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