Anno: 1969 Durata: 111 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Mauro Bolognini
Specifiche tecniche:PANORAMICA A COLORI
Tratto da:romanzo omonimo di Vasco Pratolini
Produzione:GIANNI HECHT LUCARI PER DOCUMENTO FILM
Distribuzione:TITANUS (1970) - CD VIDEOSUONO, RICORDI VIDEO, BMG VIDEO (PARADE)
Massimo Ranieri | nel ruolo di | Metello Salani |
Ottavia Piccolo | nel ruolo di | Ersilia Pallesi |
Frank Wolff | nel ruolo di | Betto Lampredi |
Renzo Montagnani | nel ruolo di | Poldo, padre di Metello |
Tina Aumont | nel ruolo di | Ida |
Lucia Bosé | nel ruolo di | Viola |
Pino Colizzi | nel ruolo di | Giovanni Renzoni |
Luigi Diberti | nel ruolo di | Ferdinando Lippi |
Mariano Rigillo | nel ruolo di | Olindo Tinai |
Corrado Gaipa | nel ruolo di | Ing. Badolati |
Adolfo Geri | nel ruolo di | Del Buono |
Manuela Andrei | nel ruolo di | Adele Solani |
Claudio Biava | nel ruolo di | Nardini |
Franco Balducci | nel ruolo di | Sante Chellini |
Steffen Zacharias | nel ruolo di | Papà Pallesi |
Piero Morgia | nel ruolo di | Facchino/Manovale |
Gabriele Lavia | nel ruolo di | Un carcerato |
Luigi Antonio Guerra | ||
Sergio Ciulli |
Rimasto orfano, il giovane Metello trova lavoro come muratore nel cantiere di un ex operaio che ha rinnegato il suo passato di stenti adeguandosi allo sfruttamento capitalistico del lavoro. Durante il funerale di un collega, Metello si scontra con la forza pubblica, intenta a far rispettare il divieto di esporre bandiere anarchiche, e viene arrestato. Uscito di prigione, abbraccia gli ideali socialisti partecipando allo sciopero generale proclamato per ottenere aumenti salariali. Lo sciopero si rivela lungo e infruttuoso e tra gli operai inizia a serpeggiare il malcontento. Quando un gruppo di questi decide di ripresentarsi al lavoro, per impedirglielo, Metello e altri si gettano in un furioso corpo a corpo con i gendarmi. La vittoria sindacale è vicina, ma la morte di uno degli operai segnerà tristemente il futuro di Metello.
"(...) E' un film che ci propone un Bolognini inconsueto (...) sociale (...). L'attrattiva e (...) la grazia del film è proprio nella rappresentazione di quei primi conflitti sociali ai quali la squisita perfezione figurativa del regista finisce per dare la ingenuità e insieme la elegiaca lontananza retrospettiva dell'antica stampa. Significativo (...) l'episodio centrale: il funerale del muratore (...). E' una sequenza perfetta: guardate il gioco stupendo dei toni tra il rosso delle bandiere e il nero della cassa e del corteo, e l'irrompere (...) dei cavalleggeri con le loro (...) sciabole e arabescate divise (...). Il quadro è talmente bello che persino la violenza e la ribellione diventano pittoresche, raffinate, idealizzate (...)". (Filippo Sacchi, "Epoca", 12 aprile 1970).
Incasso in euro