Anno: 1942 Durata: 94 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO
Regia:Mario Soldati
Specifiche tecniche:-
Tratto da:romanzo omonimo di Antonio Fogazzaro
Produzione:LUX FILM
Distribuzione:LUX FILM - DOMOVIDEO, PANARECORD (CLASSICI DEL CINEMA ITALIANO) - DVD: DOLMEN HOME VIDEO (2010)
Isa Miranda | nel ruolo di | Marina di Malombra |
Andrea Checchi | nel ruolo di | Corrado Silla |
Irasema Dilián | nel ruolo di | Edith Steinegge |
Gualtiero Tumiati | nel ruolo di | Conte Cesare d'Ormengo |
Giacinto Molteni | nel ruolo di | Andrea Steinegge |
Ada Dondini | nel ruolo di | Fosca Salvador |
Nino Crisman | nel ruolo di | Nepo Salvador |
Enzo Biliotti | nel ruolo di | Commendator Napoleone Vezza |
Corrado Racca | nel ruolo di | Padre Tosi |
Paolo Bonecchi | nel ruolo di | Il dottor Pitour |
Doretta Sestan | nel ruolo di | Fanny |
Nando Tamberlani | nel ruolo di | Don Innocenzo |
Luigi Pavese | nel ruolo di | Professor Binda |
Filippo Scelzo | nel ruolo di | Un altro medico |
Giacomo Moschini | nel ruolo di | Giorgio Mirovitch, il notaio |
Elvira Bonecchi | nel ruolo di | Giovanna, la governante |
Giovanni Barrella | nel ruolo di | L'ispettore della cartiera |
Nino Marchesini | nel ruolo di | Ing. Perrier |
Anna Huala | nel ruolo di | La governante di Fosca |
Massimo Pianforini | nel ruolo di | Giuseppe |
Renato Malavasi | nel ruolo di | Il fotografo alla gita |
Lia Di Lorenzo Biliotti | ||
Mario Soldati |
Rimasta orfana, Marina di Malombra è costretta da suo zio a vivere rinchiusa nel suo palazzo in riva al lago, senza poterne uscire finché non si sposerà. Suggestionata dalla solitudine, dalle letture e da alcuni documenti trovati in un nascondiglio, comincia a credere di essere la reincarnazione di una sua antenata, vittima di un amore negato e morta suicida per annegamento. Comincia così a ordire una tremenda vendetta ai danni di suo zio e si convince di poter continuare con il giovane scrittore ospite nella villa, l'idillio iniziato anni prima dalla sua antenata. Quando lo scrittore si rende conto della sua follia, cerca di allontanarla, provocando così la tragedia...
"(...) La vicenda, che è chiarissima nel libro, diventa nel film oscura e complicata e tutto e tutti appaiono immersi nelle tribolazioni di una fotografia a tinte di carbone, in un continuo gioco di ombre soffocato nella più profonda notte. Quei pochi esterni che dovrebbero ricreare viva la poesia descrittiva del romanzo, riescono appena a dare un po' di respiro e di serenità ottica. (...) L'interpretazione subisce il fascino intelligente della regia. (...) Isa Miranda difende la sua parte con estatica diligenza. Nella figura, negli atteggiamenti, nella grazia Irasema Dilián sente, capisce ed esprime l'innocenza di Edith" (Fabrizio Sarazani, 'Il Giornale d'Italia', 25 dicembre 1942)
Incasso in euro