L'uomo che vide l'infinito2015

SCHEDA FILM

L'uomo che vide l'infinito

Anno: 2015 Durata: 108 Origine: GRAN BRETAGNA Colore: C

Genere:BIOGRAFICO, DRAMMATICO

Regia:Matt Brown

Specifiche tecniche:ARRI ALEXA (1:2.39)

Tratto da:biografia omonima di Robert Kanigel (ed. Rizzoli)

Produzione:EDWARD R. PRESSMAN, JIM YOUNG, JOE THOMAS, MATTHEW BROWN, SOFIA SONDERVAN, JON KATZ

Distribuzione:EAGLE PICTURES (2016)

ATTORI

Dev Patel nel ruolo di Srinivasa Ramanujan
Jeremy Irons nel ruolo di G.H. Hardy
Devika Bhise nel ruolo di Janaki
Toby Jones nel ruolo di John Littlewood
Stephen Fry nel ruolo di Sir Francis Spring
Jeremy Northam nel ruolo di Bertrand Arthur William Russell
Kevin McNally nel ruolo di Percy Alexander Macmahon
Richard Johnson nel ruolo di Henry Jackson
Anthony Calf nel ruolo di Robert Alfred Herman
Pádraic Delaney nel ruolo di Beglan
Shazad Latif nel ruolo di Chandra Mahalanobis
Arundhati Nag nel ruolo di Komalatammal
Roger Narayan nel ruolo di Mr. Iyengar
Nicholas Agnew nel ruolo di Andrew Hartley
Richard Cunningham nel ruolo di Hobson
Alexander Forsyth nel ruolo di Barnie
 

SOGGETTO

Robert Kanigel
 

SCENEGGIATORE

Matt Brown
 

MUSICHE

Coby Brown
 

MONTAGGIO

Bond, JC
 

SCENOGRAFIA

Arrighi, Luciana
 

COSTUMISTA

Maskrey, Ann

TRAMA

1913. Srinivasa Ramanujan è un ragazzo indiano, genio della matematica e autodidatta, che arriva al Trinity College di Cambridge, dove stringe un forte legame con il suo mentore, l'eccentrico professore G.H. Hardy, che si batterà per fargli avere universalmente i giusti riconoscimenti. Questa è la storia di una amicizia vera, che ha cambiato per sempre il mondo della matematica.

CRITICA

"Simile a un romanzo di Leavitt o Forster, il bio film di Matthew Brown è scritto, diretto e recitato in bella calligrafia, ha un utilizzo storico didascalico un po' televisivo, commozione cerebrale e il punto a favore con Dev Patel, protagonista in realtà inglese con i cui sogni nel cassetto si solidarizza subito." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 9 giugno 2016) "Questi film biodidascalici si somigliano tutti. Ma spesso sono rispettabili. Il cast: Dev Patel che fu rivelato da 'The Millionaire'; l'ottimo Toby Jones ammirato in uno dei 'cunti' di Garrone; e Jeremy Irons scienziato in tweed stazzonati, che sembra distratto ma è tutto d'un pezzo." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 9 giugno 2016) "Pur prevedibile nella piana struttura drammaturgica, il film di Matthew Brown si fa apprezzare per la bella ambientazione d'epoca ritagliata nell'Università di Cambridge, per il fascino della vicenda umana e per la qualità degli interpreti: Day Patel conferisce in giusta dose prepotente fervore e ingenuità a Ramanujan; e Jeremy Irons da tempo non trovava un personaggio così intonato alle sue sensibili, sfumate corde di attore." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 9 giugno 2016) "Sembra un romanzo di Dickens, ma quella di Ramanujan è una storia vera, e meritava un film migliore di quello di Matthew Brown, che tuttavia ha il pregio non banale di restituire il sentimento di un'epoca non facile resa ancor più ardua per un ragazzo dell'India 'britannica'. Teoria del tutto in salsa curry, più che un biopic, 'L'uomo che vide l'infinito' si propone sia come il racconto dell'incredibile amicizia tra il rigoroso Hardy e l'outcost Ramanujan, entrambi ben interpretati da Jeremy Irons e Dev Patel, sia come un nuovo tassello nell'ormai conclamata tendenza degli inglesi di donare giusta gloria ai propri geni della scienza in vita reietti, Alan Turing docet." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 9 giugno 2016) "L'ateo occidentale sarcastico più il brahmano orientale ortodosso. L'addizione funziona anche perché a sommarsi sono due attori sopraffini come l'ironico Irons (qui bravissimo) e il sempre eccellente Patel quando può esaltarsi in personaggi pronti a sfide impossibili (...). Film dunque piacevole, adattato dallo stesso regista dall'omonima biografia firmata Robert Kanigel. Abbiamo già visto matematici dare e fare dei grandi numeri al cinema, da 'Will Hunting - Genio ribelle' di Van Sant (...) al più recente 'La teoria del tutto' su Stephen Hawking. In questo caso colpisce assai l'incapacità di razionalizzare da parte del protagonista circa le ragioni misteriose del proprio dono." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 9 giugno 2016) "Piacerà a chi apprezza le storie molto 'british' almeno quando son recitate da fior d'attori. Irons e Dev Patel gareggiano in bravura e riescono a esprimere a meraviglia l'incontro tra due solitudini (che rimarranno tali nonostante la stima reciproca)." (Giorgio Carbone, 'Libero', 9 giugno 2016) "La trama ricorda 'Will Hunting' con Matt Damon (1997). La storia però si svolge in Inghilterra anziché a Boston e il genio bis della matematica è esistito davvero. (...) Un film quasi toccante, un po' ruffiano, con una bella ricostruzione d'epoca e un ottimo cast." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 9 giugno 2016) "Forse un po' troppo ispirato e ispiratore, questo Ramanujan (il somigliante Dev Patel) visto dal cinema (...) Irons, ormai gigione della mistura flemma/entusiasmo (...). Si procede per tradizionali passaggi della 'beautiful mind, dalla meraviglia dei veri ricercatori al rifiuto delle consorterie scientifiche. È anche un film sul colonialismo, un po' edulcorato. E sulla fondamentale esperienza tra maestro e discepolo." (Silvio Danese, 'Nazione-Carlino-Giorno', 11 giugno 2016)

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