TRAMA

Un giovane magistrato sta per essere eletto procuratore generale. Sua moglie, per evitare uno scandalo, subisce il ricatto di un malvivente e acquista alcune lettere che il magistrato, in gioventù, scrisse alla moglie del ricattatore. Qualche tempo dopo il magistrato deve sostenere l'accusa contro un uomo imputato di uxoricidio. Il disgraziato sostiene la propria innocenza, che sarebbe dimostrata se l'unico teste, una signora incontrata per caso pochi istanti prima della sciagura, venisse a deporre. Questa signora è la stessa moglie del pubblico ministero. Ella viene citata dalla difesa e depone tutta la verità Ma al termine della seduta il magistrato viene a sua volta arrestato per omicidio. Infatti la sera avanti era stata uccisa la moglie del ricattatore e gli indizi più schiaccianti facevano sospettare di lui. La deposizione della moglie ha chiarito anche l'ipotetico movente del delitto di lui che, secondo la polizia, si è voluto sbarazzare definitivamente dei ricattatori. Ma il magistrato può abilmente dimostrare la propria innocenza e far arrestare il vero colpevole.