SCHEDA FILM a cura di Cinematografo.it
Lo specchio della vita
Anno: 1959 Durata: 125 Origine: USA Colore: C
Genere:COMMEDIA
Regia:-
Specifiche tecniche:VISTAVISION, EASTMANCOLOR
Tratto da:Romanzo "Imitation of Life" DI Fannie Hurst
Produzione:ROSS HUNTER PER LA UNIVERSAL INTERNATIONAL PICTURES
Distribuzione:UNIVERSAL
TRAMA
Lora Meredith è vedova ed ha una bambina, Susy; benché si trovi in strettezze economiche, accoglie in casa una donna di colore, Emy Johnson, che ha anche lei una bambina, Sara Jane. Lora desidera affermarsi come artista di teatro. Un giovane fotografo disoccupato, Steve, dopo averla conosciuta, s'innamora di lei, e appena trova un'occupazione, le chiede di sposarlo; ma nel frattempo un commedlografo propone a Lora d'interpretare il personaggio della protagonista in un suo lavoro. Lora accetta ed inizia così la sua fortunata carriera di attrice: passa di trionfo in trionfo, conquistando fama e ricchezza. La buona Emy si occupa dell'azienda domestica, ma la sua figliola è per lei motivo di gravi preoccupazioni. Sara Jane ha la pelle quasi bianca e mal sopporta di essere considerata una negra. Quando a scuola scoprono la sua vera origine, la fanciulla non vuole più saperne di frequentarla. Intanto Lora, che è giunta ormai all'apice della sua gloriosa carriera, incomincia a soffrire di solitudine; d'altra parte la sua attività artistica le impedisce di occuparsi di Susy, che si sente trascurata. Dal canto suo, Sara Jane sente una crudele avversione per la propria madre: ella vorrebbe evadere dal suo ambiente per trovare conforto in un mondo fittizio, creato dalla sua fantasia. Quando il fidanzato la lascia, perché ha scoperto che ha nelle vene sangue negro, e per la stessa ragione viene cacciata dal nigth club dove lavorava, si ribella alla madre che cerca di farle considerare con maggiore serenità la propria condizione: fugge di casa e trova un'occupazione come ballerina in un altro locale. Steve, che si è affermato nel campo pubblicitario, ritorna presso i Meredith deciso a sposare Lora. Susy, innamorata di lui, dopo una violenta lite con sua madre, se ne va. Emy, stroncata dal dolore per la ribellione della figlia, morirà: la figlia, pentita, ritornerà, benché sia tardi, a chiederle perdono.
CRITICA
"Intenso e appassionato, stilisticamente impeccabile e ovviamente antiquato, melodramma social-sentimental-familiare di Douglas Sirk, che descrive un'America furiosamente razzista, evitando, per quanto può, di sbattere contro le insidie delle lacrime facili. Pur se quasi sfiorita, Lana Turner è ben più sexy di Sandra Dee, ochetta bionda di gran moda per oltre un decennio." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 15 ottobre 2004)
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