Anno: 2015 Durata: 100 Origine: FRANCIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Louis Garrel|Valérie Roucher
Specifiche tecniche:ARRICAM LT, 35 MM, SUPER 35 (3-PERF)
Tratto da:liberamente ispirato alla pièce teatrale "Caprices de Marianne" di Alfred de Musset
Produzione:LES FILMS DES TOURNELLES, IN COPRODUZIONE CON LES FILMS DES TOURNELLES, ARTE FRANCE CINÉMA
Distribuzione:MOVIES INSPIRED (2019)
Vincent Macaigne | nel ruolo di | Vincent |
Golshifteh Farahani | nel ruolo di | Mona |
Louis Garrel | nel ruolo di | Abel |
Mahaut Adam | nel ruolo di | Colette |
Pierre Maillet | nel ruolo di | Receptionist hotel |
Christelle Deloze | nel ruolo di | Direttore carcere |
Laurent Laffargue | nel ruolo di | Scenografo |
Rachid Hami | nel ruolo di | Attore Gare de Lyon |
Pierre Deverines | nel ruolo di | Benzinaio |
Aymeline Valade | nel ruolo di | Benzinaia |
Luc Poignant | nel ruolo di | Agente stazione di polizia |
Eric Bartonio | nel ruolo di | Assistente set Maggio 68 |
Michele Goddet | nel ruolo di | Addetta bagni pubblici |
Clément lavora come comparsa in film cinici e malinconici ed è follemente innamorato di Mona, commessa in una paninoteca vicino alla Gare du Nord. Mona nasconde un segreto e questo la rende ancora più affascinante. Ogni notte, infatti, deve tornare a dormire in carcere. Clément è disperato e chiede aiuto ad Abel, suo migliore amico. I due ragazzi si ritrovano totalmente coinvolti in un'avventura sentimentale che ben presto diventa un circolo vizioso di amori non corrisposti.
"Questo primo film da regista di Louis Garrel, che da noi esce come secondo dopo 'L'uomo fedele', mostra l'albero genealogico di un giovane con la nouvelle vague nel Dna. Ma va anche più in dietro e confessa la sua predilezione per quiz amorosi non facili. (...) Garrel col suo sceneggiatore Honoré, sa scavare nelle emozioni, usa la semplicità di dialoghi sotto cui si aprono baratri di solitudine, dosa benissimo la materia dolcemente ambivalente dei sentimenti e prende sensi vietati affettivi ma riesce sempre a raccontare ciò che ogni personaggio prova nella complessità della strana relazione a tre. È divertente, balzachiano, non innocuo né superficiale il gioco che l'imbronciato Garrel impone ai suoi bravi complici, Vincent Macaigne e la magnifica Golshifteh Farahani, attrice iraniana di sentimental spessore." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 4 luglio 2019) "(...) Adattando il testo, che recitò quando era giovanissimo, Garrel usa proprio la mano delicata che ci voleva. L'alchimia degli interpreti è ottima e l'iraniana Golshifteh Farahani, sublime, rende il tutto molto credibile." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 4 luglio 2019) "(...) Un triangolo amoroso all'insegna della solitudine, malinconico, ma girato con la dovuta leggerezza e ben interpretato." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 4 luglio 2019)
Incasso in euro