SCENEGGIATORE

MUSICHE

MONTAGGIO

SCENOGRAFIA

COSTUMISTA

TRAMA

Léo, un giovane e ambizioso avvocato, viene ingaggiato da Paul Vanoni, un uomo d'affari coinvolto in concussioni e affari poco leciti. Grazie al suo talento e alla sua passione Léo, dapprima riluttante e preoccupato per i trascorsi del suo cliente, ottiene una serie di successi che però gli fanno perdere di vista alcune regole dell'etica professionale, prima tra tutte non entrare mai in amicizia con i propri assistiti. Quando diventerà consapevole di una serie di progetti illeciti in cui è implicato Vanoni, Léo si troverà coinvolto suo malgrado in una pericolosa trappola da cui dovrà cercare di salvare se stesso e i suoi cari.

CRITICA

"'L'Avocat' proiettato in Piazza in anteprima è un buon legal thriller per cui si è speso non a caso il nome di Roberto Saviano e di 'Gomorra' (...). 'L'avocat' è un film su delitto e castigo, ma pure sulla fascinazione del potere, ben oliato da euro, della dialettica legale che oggi si affida all'energia fisica più che letteraria (...). Da un lato il cinismo di massa di un poliziesco con lezioncina morale un po' tv, dall'altro il grande cinismo yiddish di che nel 1924 (...) aveva capito tutto sugli affetti ufficiali e ufficiosi." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 10 agosto 2010)