L'arte di arrangiarsi1954

SCHEDA FILM

L'arte di arrangiarsi

Anno: 1954 Durata: 100 Origine: ITALIA Colore: B/N

Genere:SATIRICO

Regia:Luigi Zampa

Specifiche tecniche:35 MM

Tratto da:-

Produzione:GIANNI HECHT LUCARI PER DOCUMENTO FILM

Distribuzione:CEI INCOM - VHS: MONDADORI VIDEO (IL GRANDE CINEMA)

ATTORI

Alberto Sordi nel ruolo di Rosario Scimoni, detto Sasą
Marco Guglielmi nel ruolo di Avv.to Giardini
Franco Coop nel ruolo di Il sindaco
Luisa Della Noce nel ruolo di Paola
Franco Jamonte nel ruolo di Pizzaro
Elena Gini nel ruolo di Mariuccia Giardini
Elli Parvo nel ruolo di Emma, la figlia del sindaco
Armenia Balducci nel ruolo di Lilli De Angelis, la fidanzata di Roma
Carlo Sposģto nel ruolo di Duca di Lanocita
Gianni Di Benedetto nel ruolo di On.le Toscano
Antonio Acqua nel ruolo di Ing. Casamottola
Gino Buzzanca nel ruolo di Barone Mazzei
Gustavo Giorgi nel ruolo di Funzionario di Polizia
Archibald Layall
Catherine Zago
Fernando Cerulli
Franco Migliacci
Gaetano Verna
Giacomo Furia
Gina Cinquini Moneta
Gino Baghetti
Giuseppe Stagnitti
Luigi Moneta
Peppino Nicolosi
Piero Pastore
Tullio Tomadoni
Turi Pandolfini
Vando Tress
Victor Ledda
Virginia Onorato
 
 

SCENEGGIATORE

Brancati, Vitaliano
 

MONTAGGIO

Da Roma, Eraldo
 

COSTUMISTA

De Matteis, Maria

TRAMA

Rosario Scimoni, detto Sasą, ha imparato presto l'arte di 'arrangiarsi' traendo profitto dalle circostanze. A vent'anni, nipote e segretario del sindaco della sua cittą, cede di fronte alla prepotenza di un guappo a cui consegna documenti compromettenti, dopo averne fatte delle fotocopie. I socialisti danno filo da torcere all'amministrazione comunale e al sindaco e Sasą, convinto della loro vittoria, passa dalla loro parte divenendo il braccio destro del loro leader, l'onorevole Toscano, e l'amante della moglie. Toscano, che ha visto le copie dei documenti, attacca vigorosamente gli avversari, ma viene condannato per diffamazione, poiché Sasą nel frattempo ha bruciato le fotografie, per poter vivere indisturbato con l'amante. Allo scoppio della prima guerra mondiale, Sasą, interventista, simula la pazzia per restare a casa. Decide poi di accasarsi e sposa una ragazza brutta ma ricca. Iniziato il fascismo, Sasą diventa fascista e gerarca. Caduto il fascismo, passa al comunismo. In seguito, grazie alla buona fede di una Congregazione religiosa e di un suo compaesano, riesce a raccogliere i mezzi necessari per finanziare un film che servirą a lanciare una sua protetta. Quando i suoi imbrogli vengono finalmente scoperti, tenta di rimediare corrompendo un funzionario, ma il gioco non riesce e finisce in galera. Una volta uscito, riprende la sua attivitą e camuffato da tedesco fa la réclame a lamette da barba.

CRITICA

"Il titolo sottolinea l'aspetto di fondo del film, che č una satira di una particolare mentalitą e di un particolare costume sociale, e che si svolge sullo sfondo di una societą in cui l'opportunismo, la prepotenza e l'inganno sono gli unici mezzi per sopravvivere. Purtroppo il film non sviluppa tutte le indicazioni satiriche del testo, e spesso si limita ad una comicitą bonaria e di maniera". (Gianni Rondolino, "Catalogo Bolaffi del Cinema Italiano - 1945/1955", 1967).

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