Anno: 2005 Durata: 112 Origine: SPAGNA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Isabel Coixet
Specifiche tecniche:35 MM
Tratto da:-
Produzione:ESTHER GARCIA PER EL DESEO S.A., MEDIAPRODUCCION S.L.
Distribuzione:BIM (2006)
Sarah Polley | nel ruolo di | Hanna |
Tim Robbins | nel ruolo di | Josef |
Javier Cámara | nel ruolo di | Simon |
Eddie Marsan | nel ruolo di | Victor |
Steven Mackintosh | nel ruolo di | Dr. Sullitzer |
Julie Christie | nel ruolo di | Inge |
Danny Cunningham | nel ruolo di | Scott |
Daniel Mays | nel ruolo di | Martin |
Emmanuel Idowu | nel ruolo di | Abdul |
Sverre Anker Ousdal | nel ruolo di | Dimitri |
Dean Lennox Kelly | nel ruolo di | Liam |
Reg Wilson | nel ruolo di | Dan Brown |
Leonor Watling | nel ruolo di | Moglie Dell'Amico Di Josef |
Hanna è una donna timida e riservata, con un'esistenza abbastanza piatta, scandita da un lavoro in fabbrica sempre uguale, e con una vita privata che non le regala mai emozioni. Durante le vacanze in un piccolo paese, per spezzare la monotonia, va per alcuni giorni su una piattaforma galleggiante a prendersi cura di Joseph, un uomo che ha numerose e gravi ustioni sul corpo. Durante questo soggiorno ha l'occasione di incontrare un campionario di persone strane e interessanti.
"La catalana Isabel Coixet è davvero un''autrice' e molto interessante. Per 'La vita segreta delle parole' ha inventato una storia, un ambiente, situazioni e personaggi tutti originali, che non ci sembra di aver già visto, letto, conosciuto. (...) Su quella piattaforma galleggiante ogni mediazioni, ogni schermo, ogni convenzione, ogni elusione cede il passo all'essenziale. Al segreto delle poche parole necessarie, quelle che consentono a due esseri umani che hanno conosciuto il dolore, l'ingiustizia e la disperazione di riconoscersi e di amarsi." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 17 marzo 2006) "Paghi una sofferenza e ne prendi due, solo alla fine saprai perché. Non solo segreti e bugie, ma anche memorie e rimorsi, sospetti, nevrosi e cause civili fanno di questo melò frenato e non retorico un film sensibile, bello, pur con qualche vezzo, in cui ciascuno può mettere del suo, basta non sia felice. Le parole, per l'autrice, si perdono nel tragitto dalla testa alla gola: perciò il film è parco, vive di espressioni, di distese d'acqua e del silenzio con cui ci si difende dal mondo, come insegnava Fellini nella 'Voce della luna'." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 17 marzo 2006) "L'incontro fra i due, e l'inevitabile contatto fisico che si instaura fra infermiera e paziente, sono al centro di 'La vita segreta delle parole' di Isabel Coixet, prodotto da Almodòvar. Quali ustioni bruciano di più? Quelle di Josef? Le lacerazioni interne di Hanna? O sono, in realtà, la stessa cosa? Coixet ha girato con la camera volutamente sporca e indecisa. E l'idea funziona. Ma la regista non si fida dello spettatore e risponde didascalicamente a tutte le domande, finendo con il portare per mano il pubblico in un film buono, ma inutilmente privo di colpi di scena." (Roberta Bottari, 'Il Messaggero', 17 marzo 2006)
Incasso in euro