Anno: 1954 Durata: 100 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:COMMEDIA
Regia:Luigi Comencini
Specifiche tecniche:35 MM
Tratto da:-
Produzione:MARIO VILLA PER MAMBRETTI
Distribuzione:REGIONALE
Umberto Melnati | nel ruolo di | Cavalier Ettore Omeri |
Maria Pia Casilio | nel ruolo di | Mariannina |
Roberto Risso | nel ruolo di | Giorgio Astorri |
Elena Makowska | nel ruolo di | Se stessa |
Giulio Calì | nel ruolo di | Impiegato della Biblioteca Nazionale |
Ludmilla Dudarova | nel ruolo di | Baronessa Caprioli |
Flora Mariel | nel ruolo di | La suora |
Xenia Valderi | nel ruolo di | Direttrice del museo |
Gemma Bolognesi | nel ruolo di | Amica della baronessa |
Eugenia Tavoni | nel ruolo di | La portinaia |
Pietro De Vico | nel ruolo di | Il regista del provino |
Nino Vingelli | nel ruolo di | Un detenuto |
Giuseppe Chinnici | nel ruolo di | Il commissario |
Marcello Mastroianni | ||
Amleto Novelli | nel ruolo di | Se stesso (brani di repertorio) |
Antonio Gandusio | nel ruolo di | Se stesso (brani di repertorio) |
Bartolomeo Pagano | nel ruolo di | Maciste (brani di repertorio) |
Cesare Rossi Chianelli | nel ruolo di | Se stesso (brani di repertorio) |
Eleonora Duse | nel ruolo di | Se stessa (brani di repertorio) |
Ermete Zacconi | nel ruolo di | Se stesso (brani di repertorio) |
Febo Mari | nel ruolo di | Se stesso (brani di repertorio) |
Francesca Bertini | nel ruolo di | Se stessa (brani di repertorio) |
Gustavo Serena | nel ruolo di | Se stesso (brani di repertorio) |
Italia Almirante Manzini | nel ruolo di | Se stessa (brani di repertorio) |
Lamberto Picasso | nel ruolo di | Se stesso (brani di repertorio) |
Lyda Borelli | nel ruolo di | Se stessa (brani di repertorio) |
Pina Menichelli | nel ruolo di | Se stessa (brani di repertorio) |
Renato Cialente | nel ruolo di | Se stesso (brani di repertorio) |
Tullio Carminati | nel ruolo di | Se stesso (brani di repertorio) |
Wanda Capodaglio | nel ruolo di | Se stessa (brani di repertorio) |
Il cavaliere Ettore Omeri, ex attore del cinema muto, ha raccolto, sottraendole al macero, vecchie pellicole dei suoi tempi. Con la proiezione di questi film, collegati mediante un montaggio d'eccezione, il cav. Omeri allestisce degli spettacoli ricreativi negli istituti d'educazione. Un giorno viene invitato ad allestire uno di questi spettacoli in occasione di una serata mondana. Egli vi proietta quanto ha di meglio ma gli atteggiamenti appassionati di una Borelli o di una Bertini provocano la sfrenata ilarità dei molti giovani che affollano il salotto. Tra gli spettatori c'è anche una signora anziana, già celebre attrice del muto, ora moglie di un ricco produttore, la quale si è riconosciuta nella protagonista di uno dei film. Il contegno dei giovani l'ha profondamente offesa e il giorno seguente, suo figlio tenta di farsi cedere dal cav. Omeri tutti i brani di pellicola che la riguardano. Non riuscendovi, il giovanotto si rivolge alla segretaria, che promette di consegnargli le pellicole ma nel maneggiarle, ne provoca l'incendio, che ben presto si propaga a tutto il deposito. Il cav. Omeri viene accusato di detenzione abusiva di materiale infiammabile ed arrestato ma l'intervento del ricco produttore varrà a farlo liberare. Non solo, ma egli otterrà del lavoro dal suo protettore e potrà raccogliere i mezzi per l'istituzione di un museo del cinema.
"La tenue vicenda serve di pretesto alla presentazione di brani di vecchi film, alcuni dei quali destano ancora notevole interesse." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 34, 1953)
Incasso in euro