Anno: 1959 Durata: 150 Origine: USA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:-
Specifiche tecniche:35 MM, CINEMASCOPE - TECHNICOLOR
Tratto da:libro "The Nun's Story" di Kathryn Hulme
Produzione:FRED ZINNEMANN PER LA WARNER BROS
Distribuzione:WARNER BROS
Gabriella Van der Mal, figlia di un noto medico belga, giunta all'età di ventun anni, decide di entrare in convento. Il padre, conoscendone il carattere, le fa presente con molta delicatezza il pericolo di prendere una risoluzione sbagliata; ma quando sua figlia si mostra ferma nel suo proposito e pronta ad accettare la rigida disciplina conventuale, egli, pur soffrendo nel vederla allontanarsi, è felice d'accompagnarla al monastero. I mesi del noviziato e gli anni di perfezionamento come infermiera sono un periodo assai duro per Gabriella, che ha preso il nome di Suor Lucia: la regola, l'obbedienza, l'annullamento della propria personalità non diventano, come la suora sperava, norma di vita serenamente accettata e praticata con gioia, ma cagione di atroci sofferenze. Ella spera di poter svolgere la sua missione nel Congo, ma viene mandata ad Anversa, in una casa di cura, dove un'alienata le fa passare un brutto momento. Inviata nel Congo, si dedica instancabilmente al suo lavoro di infermiera, ma è combattuta fra l'obbligo di adempiere i doveri religiosi e l'ansia di dedicarsi senza limitazioni alla cura degli ammalati. Ammalatasi di tubercolosi in conseguenza dell'eccessiva fatica e della vita disagiata, riesce a riaversi, ma le viene imposto di tornare in patria. Durante gli anni della guerra ella presta l'opera sua in un ospedale ma la sua crisi si fa più angosciosa. Mortole il padre, ella si sente sola, sfiduciata, stanca. Ottenuto, dopo diciassette anni di vita religiosa, un decreto di secolarizzazione, esce dal convento per continuare nel mondo la sua opera di carità verso i sofferenti, e chiede umilmente al Signore di vegliare sul suo cammino.
"Un film difficile da giudicare: indubbiamente solido sul piano spettacolare, sicuramente ben interpretato, ma piuttosto confuso nei contenuti. Ancora una volta le regole prevalgono su ogni approfondimento." (Francesco Mininni, Magazine italiano tv) "Ebbe sei "nominations" ma nessun Oscar. Non privo di finezze, specialmente nella prima parte in convento, il film è solido, come tutto il cinema di Zinneman, ma convenzionale e moralistico. Cast molto dotato." (Laura e Morando Morandini, Telesette)
Incasso in euro