Anno: 1968 Durata: 93 Origine: USA Colore: B/N
Genere:HORROR, THRILLER
Regia:George A. Romero
Specifiche tecniche:35MM (1:1.85)
Tratto da:liberamente ispirato al racconto "I vampiri" di Richard Matheson.
Produzione:IMAGE TEN, LAUREL GROUP, MARKET SQUARE PRODUCTIONS, OFF COLOR FILMS
Distribuzione:FIDA - MONDADORI VIDEO, DVD: MONDO HOME ENTERTAINMENT (2007) - DVD E BLU-RAY: RAROVIDEO (2011)
Duane Jones | nel ruolo di | Ben |
Judith O'Dea | nel ruolo di | Barbra |
Karl Hardman | nel ruolo di | Harry Cooper |
Marilyn Eastman | nel ruolo di | Helen Cooper |
Keith Wayne | nel ruolo di | Tom |
Charles Craig | nel ruolo di | Giornalista |
Frank Doak | nel ruolo di | Scienziato |
George Kosana | nel ruolo di | Sceriffo Mcclelland |
Judith Ridley | nel ruolo di | Judy |
Kyra Schon | nel ruolo di | Karen |
Mark Ricci | nel ruolo di | Scienziato Di Washington |
Russell Streiner | nel ruolo di | Johnny |
S. William Hinzman | nel ruolo di | Zombi Al Cimitero |
Misteriose radiazioni emesse da una sonda spaziale rientrata dal pianeta Venere, creano strani effetti. In una cittadina della Pennsylvania i morti non ancora seppelliti resuscitano e divengono mostri assetati di sangue e di carne umana. Il terrore si propaga per città e campagne. In un casolare isolato trovano rifugio Ben, un ragazzo di colore, Barbara, una giovane che ha assistito alla morte del fratello, divorato dagli zombie, una coppia di fidanzati, Tom e Judy e, infine, Harry e Helen, due coniugi la cui figlia, Karen, è stata aggredita dai mostri. Asserragliato nel casolare, il gruppo tenta di scampare alla morte, ma chi viene divorato dai morti viventi, si unisce alla schiera dei mostri assetati di sangue...
"Ha inaugurato la serie dei 'morti viventi' ma l'intensità dell'originale non è più stata raggiunta, anche perché nel film c'è anche ironia e sarcasmo verso il perbenismo e l'efficentismo americano." "Un film dell'orrore il cui contenuto sembra adombrare una certa tematica sociologico-politica: dalle conseguenze di un progresso tecnologico che sfugge di mano al potere che lo promuove, all'incapacità dell'uomo bianco di reagire ad esse in altro modo che con la repressione o la paura. La stessa conclusione della vicenda, che vede l'unico uomo, un negro, che abbia trovato il coraggio di affrontare la realtà, ucciso con noncuranza dai bianchi, sembra avere un significato antirazzista. Realizzato con evidente povertà di mezzi, il lavoro alterna sequenze in cui prevale un'inutile verbosità ad altre in cui raggiunge, quanto a suspense, una sua indubbia rozza efficacia." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 70, 1971)
Incasso in euro