Anno: 1992 Durata: 128 Origine: USA Colore: C
Genere:COMMEDIA, FANTASY
Regia:Robert Zemeckis
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:STEVE STARKEY, ROBERT ZEMECKIS PER UNIVERSAL PICTURES
Distribuzione:UIP (1993) - CIC VIDEO, DE AGOSTINI
Meryl Streep | nel ruolo di | Madeline Ashton |
Bruce Willis | nel ruolo di | Ernest Menville |
Goldie Hawn | nel ruolo di | Helen Sharp |
Isabella Rossellini | nel ruolo di | Lisle, la maga |
Jan Ogilvy | nel ruolo di | Chagall |
Adam Storke | nel ruolo di | Dakota |
Nancy Fish | nel ruolo di | Rose, cameriera di Madeleine |
Michelle Johnson | nel ruolo di | Anna, aiuto di Chagall |
Mary Ellen Trainor | nel ruolo di | Vivian Adams |
William Frankfather | nel ruolo di | Mr. Franklin |
Alaina Reed Hall | nel ruolo di | Psicologo |
John Ingle | nel ruolo di | Fine dicitore |
Clement von Franckenstein | nel ruolo di | Uomo all'ingresso |
Petrea Burchard | nel ruolo di | Donna all'ingresso |
Paulo Tocha | nel ruolo di | Il proprietario della casa |
Mark Davenport | nel ruolo di | Poliziotto |
Thomas Murphy | nel ruolo di | Poliziotto |
Michael Mills | nel ruolo di | Poliziotto |
Sonia Jackson | nel ruolo di | Paziente dello psicologo |
Jill C. Klein | nel ruolo di | Paziente dello psicologo |
Jean St. James | nel ruolo di | Paziente dello psicologo Jean Pflieger |
Debra Jo Rupp | nel ruolo di | Paziente dello psicologo |
Carol Ann Susi | nel ruolo di | Paziente dello psicologo |
Kay Yamamoto | nel ruolo di | Paziente dello psicologo |
Anya Longwell | nel ruolo di | Centralinista |
Stuart Mabray | nel ruolo di | Addetto alla sicurezza |
Jonathan Silverman | nel ruolo di | Jay Norman |
Colleen Morris | nel ruolo di | Starlet |
Meg Wittner | nel ruolo di | Donna al party |
Louise Rapport | nel ruolo di | Vecchia signora al party |
Sydney Pollack | nel ruolo di | Dottore al Pronto soccorso (non accreditato) |
Jean Pflieger | ||
Jim Jansen | ||
Mimi Kennedy |
A Beverly Hills, due donne si combattono da tempo: Madeline Ashton, stella del musical, ed Hellen Sharp, scrittrice di successo. Sono ormai non più giovani e creme e belletti rientrano nell'uso quotidiano per sconfiggere il processo d'invecchiamento. Madeline è abituata a portar via gli uomini alla rivale e l'ultimo ad essere stato circuito è Ernest Menville, un medico specializzato in chirurgia plastica, che ha sposato. Non basta, però: le due donne vogliono l'eterna giovinezza e fanno ricorso alla misteriosa pozione della celebre maga Lisle. Il dottor Ernest, già frastornato dall'aggressività di sua moglie, si ritrova costretto a ingurgitare la pozione per poter curare per sempre le due donne, per una volta alleate. Il medico però si ribella e, insultato, scompare per rifarsi una vita, vivere una vita normale: fare dei figli e poi invecchiare senza ambizioni di vita eterna. Molti anni dopo la sua morte sarà l'inizio della fine per le due donne...
"Irriverente commedia nera sui riti orripilanti che inseguono l'illusione dell'eterna giovinezza, "La morte ti fa bella" è una fantasy satirica tutta giostrata sullo spirito di autoironia con cui Meryl Streep e Goldie Hawn si prestano a un dissacrante gioco al massacro e sui formidabili effetti speciali che fanno da contrappunto alla vicenda. Ma, nonostante i sorprendenti effetti visivi, la vicenda si frantuma in una paradossale, grottesca sarabanda caricata in eccesso, dove il kitsch più virulento anzichè farsi frizzante ed esplosivo si consuma in una meccanica ripetizione. Bizzarra, ma non beffarda." (Enzo Natta, 'Famiglia Cristiana') "Le due donne, ansiose di eterna bellezza, vanno in pezzi. Anche nella società dei consumi, la "manutenzione" è necessaria, si tratti di un'automobile o di una bionda "pozionata" da una maga. E' lo spunto del film di Robert Zemeckis, che ondeggia fra il comico, il grottesco ed il fantastico, ma che risulta agro e vagamente funerario. Nulla di astruso e incomprensibile, ma la tesi o se si vuole la moraletta arriva pure male, in quanto proclamata "presente cadavere" dal pulpito del celebrante in toni didascalici. Non è da escludere che il film solleciti qualche pensierino particolare agli americani, che della Morte hanno l'incubo e che, in ogni caso, i cadaveri li vogliono composti e dipinti. Le donne devono essere belle in vita (e figurarsi quando cominciano ad invecchiare o come qui stranamente avviene a morire deteriorate, sdrucite, seminando teste, braccia e gambe). Il film non è amaro e beffardo a livello di satira, nè risulta così drammatico quanto ad eventi e narrazione. Punta tutto su taluni effetti di creazione virtuosistica. Da citare Meryl Streep con la faccia girata sul collo a 180°, sorridente a picco sul fondo schiena, oppure Goldie Hawn con un enorme foro a mezzo stomaco al di là del quale si possono ammirare il pianoforte di casa, i tappeti ed il paesaggio." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 116, 1993)
Incasso in euro