Anno: 1974 Durata: 110 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:GROTTESCO
Regia:Pupi Avati
Specifiche tecniche:PANORAMICA, TECHNICOLOR
Tratto da:-
Produzione:GIOVANNI BERTOLUCCI PER EURO INTERNATIONAL FILM
Distribuzione:EURO (1975) - AVO FILM
Ugo Tognazzi | nel ruolo di | Barone Anteo Pellacani |
Paolo Villaggio | nel ruolo di | Checco 'Biancone' Coniglio |
Delia Boccardo | nel ruolo di | Prostituta Redenta |
Gianni Cavina | nel ruolo di | Petazzoni, Il Domestico |
Giulio Pizzirani | nel ruolo di | Don Arioso |
Gianfranco Barra | nel ruolo di | Brigadiere Caputo |
Patrizia De Clara | nel ruolo di | Eugenia Pellacani Bompani |
Lucienne Camille | nel ruolo di | Silvana, Prostituta Nera |
Lucio Dalla | nel ruolo di | Fava, Il Saggio |
Bob Tonelli | nel ruolo di | Il Notaio |
Alberto Plebani | nel ruolo di | Il Cardinale |
Andrea Matteuzzi | ||
Cesare Bastelli | ||
Giorgio Celli |
Siamo in Romagna e una grossa pianta di fico è oggetto di venerazione da parte del popolo poiché su quel fico si era rifugiata Santa Gerolama dopo essere stata violentata dai barbari soldati di Liutprando nel 726 e sul quel fico aveva dato alla luce un bambino. Alcuni miracoli erano avvenuti nel corso dei secoli e, nel 1400, la Chiesa aveva riconosciuto la venerazione al santo fico, posto nella proprietà dei baroni Pellacane. Su quel fico era salito, dopo una vittoria sportiva nel 1936, anche il giovane barone Anteo Pellacane; ma un ramo del fico si era spezzato, rendendo irrimediabilmente storpio il giovane. Da questa disgrazia era derivata la sua miscredenza, l'avversione alla religione e al venerato fico, che, divenuto unico padrone della proprietà, cercherà inutilmente di distruggere con tutti i mezzi. Un uomo con due donne di malaffare giunge nella zona a bordo di una roulotte: sono i masosadosex. Approfittando della credenza che Santa Gerolama ogni cento anni appare sul fico, una delle due donne, sapendo della scadenza imminente, appare sul fico traendo in inganno il miscredente barone Anteo, che finisce col diventare credente e bigotto. Anteo vende tutti i suoi beni per fondare un monastero di monache del fico. In realtà i soldi finiscono nell'acquisto di una casa di piacere a Vigevano. La donna di malaffare, che s'era prestata all'inganno, lo rivela alla polizia e quindi, per consolare il povero barone Anteo, appare ancora una volta sull'albero, in pieno inverno, ma viene colta dalle doglie del parto e dà alla luce un bel bambino, proprio come Santa Gerolama. Si grida al miracolo. I pellegrini accorrono e il prete, don Arioso, favorisce la credulità popolare.
Incasso in euro