SCHEDA FILM

LA MASCHERA DI SCIMMIA

Anno: 2000 Durata: 93 Origine: AUSTRALIA Colore: C

Genere:THRILLER

Regia:-

Specifiche tecniche:-

Tratto da:ADATTATO DAL ROMANZO IN VERSI DI DOROTHY PORTER (ED. FANDANGO)

Produzione:ARENA FILMS - ASMIK ACE ENTERTAINMENT - FANDANGO - LO STUDIO CANAL + - NEW SOUTH WALES FILM & TELEVISION OFFICE - TVA INTERNATIONAL

Distribuzione:FANDANGO DISTRIBUZIONE

TRAMA

TRAMA BREVE Jill è una detective privata di 28 anni, capace ma disoccupata. A caccia di emozioni forti, comincia ad indagare sulla misteriosa sparizione di una studentessa, Mickey. Durante le indagini, Jill conosce Diana, la seducente professoressa di poesia di Mickey, e con lei intreccia subito un particolare rapporto. Nel frattempo Mickey viene ritrovata morta. I genitori distrutti dal dolore chiedono a Jill di trovare l'assassino. Presto Jill dovrà dare risposta a domande inquietanti, dovrà scoprire a chi sono indirizzate le poesie erotiche di Mickey, che legame c'è tra Mickey e i suoi poeti preferiti. E soprattutto chi lascia minacciosi messaggi in versi nella sua segreteria telefonica. TRAMA LUNGA In un piccolo centro dell'Australia, l'investigatrice privata Jill, attualmente senza lavoro, accetta l'incarico di indagare sulla scomparsa di Mickey, una studentessa d'arte. Tra le prime persone con cui entra in contatto c'è Diana, la professoressa della ragazza. Dopo qualche sguardo d'intesa, tra le due donne scatta la scintilla che le porta a dare il via ad una relazione omosessuale tra loro, nonostante Diana sia sposata con Nick, avvocato che non trascura avventure occasionali. Dopo qualche tempo Mickey viene trovata morta per strangolamento. Appurato che la ragazza amava la poesia, Jill indaga al college, nella cerchia dei frequentatori abituali, artisti, poeti, e altri. In realtà le poesie che Mickey preferiva, e leggeva anche in pubblico, erano di taglio particolare: erotiche, improntate sul desiderio sessuale, sulla ricerca del piacere. Dopo aver saputo a Brisbane dal poeta Tony che Mickey aveva dato a Diana un diario segreto ed essere entrata in possesso di un video in cui si vede Diana che bacia Mickey, Jill restringe il campo dei colpevoli. L'autore dell'omicidio è Nick, il marito, entrato in un pericoloso gioco erotico a tre. Jill denuncia il tutto alla polizia.

CRITICA

L'avevamo persa, è ritornata. Indurita, segnata dagli anni, ma è sempre lei, la fulgida Kelly McGillis di 'Witness' e 'Top Gun'. In 'La maschera di scimmia, stravagante lesbo-thriller australiano, ama con pari trasporto la poesia e le donne. Anche nuda. Temeraria, ammirevole". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 1 giugno 2001). "Fuori dalla fascinazione del rapporto amoroso lesbico, resta una storia tradizionalmente anticonvenzionale che funziona certo più sulla pagina che sullo schermo. C'è anche lo zampino di un bravo produttore italiano, Domenico Procacci". (Silvio Danese, 'Quotidiano Nazionale', 1 giugno 2001) "Ispirato a un romanzo in versi di Dorothy Porter sul potere e sull'innamoramento, su sesso, morte e verità, co-prodotto da Domenico Procacci, il film inconsueto racconta dell'indagine su una studentessa scomparsa e poi ritrovata strangolata, condotta da una giovane detective privata. (...) Cincischiato, ma interessante". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 1 giugno 2001) "Tratto dall'omonimo romanzo di Dorothy Porter, è un film riuscito. La traccia narrativa è quella di una classica storia di detection (...). La regista, una trentatreenne inglese per nascita ma che ha fatto gli studi di cinema in Australia, dirige con mano sicura riuscendo a coniugare un personaggio inedito per il genere con le vecchie seduzioni della suspense". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 3 giugno 2001 "Uno schema plausibile, dipanato con indubbie attenzioni psicologiche e immerso poi dalla regista in atmosfere cupe e non di rado anche minacciose in cui gli interrogativi, i rischi e le sorprese vanno via via accumulandosi. Pur arrivando alla fine a un diapason (ed è un merito stilistico) che si risolve nel gelo. Nei panni di Jill, Susie Porter molto mascolina. Al suo opposto, come Diana, Kelly McGillis, più anziana e già vista in molti film di Hollywood. Più misteriosa che non ambigua". (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 3 giugno 2001)

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