Anno: 1953 Durata: 98 Origine: GRAN BRETAGNA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO
Regia:Mario Soldati
Specifiche tecniche:35 MM (1:1.37)
Tratto da:romanzo "The Stranger's Hand: An Entertainment." di Graham Greene
Produzione:RIZZOLI FILM, MILO FILM (ROMA), PETER MOORE E JOHN STAFFORD (LONDRA)
Distribuzione:DEAR FILM
Alida Valli | nel ruolo di | Roberta Gleukovitch |
Trevor Howard | nel ruolo di | Maggiore Court |
Richard Basehart | nel ruolo di | Joe Hamstringer |
Richard O'Sullivan | nel ruolo di | Roger Court |
Eduardo Ciannelli | nel ruolo di | Dott. Vivaldi |
Giorgio Costantini | nel ruolo di | Peskovitch |
Arnoldo Foà | nel ruolo di | Commissario |
Guido Celano | nel ruolo di | Questore |
Angelo Cecchelin | nel ruolo di | Luza |
Joanne Murray | nel ruolo di | Signora Harrington |
Alessandro Paulon | nel ruolo di | Morgan |
Nino Vecchina | nel ruolo di | Killer |
Armando Papette | nel ruolo di | Killer |
Giovanni Karuz | nel ruolo di | Killer |
Giovanni Landi | nel ruolo di | Ufficiale di Polizia |
Stephen Murray | nel ruolo di | Console Britannico |
Olmsted Remington | nel ruolo di | Secondo |
Jacopo Tecchio | ||
Nerio Bernardi |
Roger Cout, un bambino inglese di sette anni, arriva in Italia per incontrarsi a Venezia col padre, maggiore britannico in servizio a Trieste. Giunto da solo a Venezia, Roger, nella camera d'albergo fissata per lui, riceve una telefonata dal padre che è a Venezia e gli dice che lo raggiungerà a breve. Ma il maggiore non viene. La mattina dopo il piccolo è in agitazione, giacché intuisce che al padre deve esser successo qualcosa di grave. Le autorità dapprima sembrano indifferenti, ma Roger riesce ad ottenere l'aiuto dell'impiegata dell'albergo, Roberta, di un ex marinaio americano e di un guardiano di gondole. Questi spingono la polizia ad iniziare le indagini, alle quali partecipa Roger. Insieme agli agenti il ragazzo entra in una catapecchia, nella quale il maggiore ed un agitatore turistico sono tenuti prigionieri. Roger non riconosce il maggiore, al quale sono state fatte delle iniezioni per tenerlo in uno stato d'incoscienza, ma più tardi comprende che uno dei due prigionieri era suo padre. Ritorna solo nella casa, nel cuor della notte, ma suo padre è stato trasportato su una nave straniera ancorata nel porto. La polizia italiana non può perquisire la nave, ma l'ex marinaio americano vi appicca il fuoco. Servirà a salvare il maggiore Court?
"Malgrado il ritmo alquanto lento, il film comprende alcune sequenze interessanti. Buona l'interpretazione, specialmente da parte del ragazzo Richard O' Sullivan." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 35, 1954). "(...) Permeato di ambizioni tutte letterarie (...) è 'La mano dello straniero' di Soldati, da un soggetto di Greene (...). La capiente ma fragile struttura della storia vive infatti, come di consueto in tutta la letteratura di Greene, in funzione della complicata e contorta psicologia dei personaggi continuamente chiamati a decidere della propria esistenza. Soldati, al solito, ha stritolato tale struttura in una serie di ambiziosi pretesti che vanno dal formalismo più deteriore (...) alla vuota retorica di molte situazioni narrative". (Nino Ghelli, "Rivista del Cinematografo", 7/8, 1954).
Incasso in euro