Anno: 1979 Durata: 140 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO, ROMANTICO
Regia:Bernardo Bertolucci
Specifiche tecniche:PANORAMICO, TECHNICOLOR
Tratto da:-
Produzione:GIOVANNI BERTOLUCCI PER FICTION FILMS SPA, IN COLLABORAZIONE CON 20TH CENTURY FOX
Distribuzione:20TH CENTURY FOX
Jill Clayburgh | nel ruolo di | Caterina Silveri |
Matthew Barry | nel ruolo di | Joe Silveri, figlio di Caterina |
Veronica Lazar | nel ruolo di | Marina |
Renato Salvatori | nel ruolo di | L'automobilista comunista |
Alida Valli | nel ruolo di | Amica del maestro Giuseppe |
Laura Betti | nel ruolo di | Ludovica |
Tomas Milian | nel ruolo di | Giuseppe, il maestro |
Fred Gwynne | nel ruolo di | Douglas Winter |
Franco Citti | nel ruolo di | Mario, l'adescatore |
Roberto Benigni | nel ruolo di | Il tappezziere |
Sara Di Nepi | nel ruolo di | Concetta, la servetta |
Rodolfo Lodi | nel ruolo di | Il maestro di canto |
Liana Del Balzo | nel ruolo di | Moglie del vecchio cantante |
Elisabetta Campeti | nel ruolo di | Arianna |
Peter Eyre | nel ruolo di | Edward |
Carlo Verdone | nel ruolo di | Direttore dell'opera a Caracalla |
Julian Adamoli | nel ruolo di | Julian |
Enzo Siciliano | nel ruolo di | Direttore d'orchestra |
Nicola Nicoloso | nel ruolo di | Manrico in "Il Trovatore" |
Mario Tocci | nel ruolo di | Conte di Luna, in "Il Trovatore" |
Iole Cecchini | nel ruolo di | Parrucchiera dell'Opera |
Jole Silvani | nel ruolo di | Guardarobiera |
Mimmo Poli | nel ruolo di | Facchino |
Un affermato soprano americano, Caterina Silveri, dopo la morte del marito e manager Douglas Winter lascia gli Stati Uniti e si stabilisce a Roma con il figlio Joe. Questi, confuso dagli eventi, cade nella spirale della droga. Quando Caterina lo scopre cercerà di riavvicinarsi al figlio ma non sarà un'operazione indolore.
"Bertolucci: prendere o lasciare. Ma se si prende, bisogna riconoscere ne 'La luna' uno dei film più radicalmente suoi. (...) Qui infatti il regista parmigiano splende nel suo cielo personale, in piena libertà di esibire pregi e difetti, genio e sregolatezza tecnica, grandezza e servitù, creatività e ostinata adesione a un eccesso di mitologia personale. (...) Certo, il film si avvale scopertamente degli espedienti drammaturgici più risaputi, fra i quali l'agnizione, procedimento caro al teatro latino e greco. Ma questo, se allontana l'opera dalla cronaca stretta del nostro tempo, tende a situarla nel mito, dimensione dove Bertolucci si ritrova benissimo. Qualche autocontrollo in più, qualche maggiore strettezza nei tempi narrativi avrebbe giovato a 'La luna', che forse risente della scomparsa di Kim Arcalli, il montatore abituale del regista, nell'eccessiva indulgenza a divagazioni e impennate bertolucciane." (Sergio Frosali, 'La Nazione') "'La luna' è un film meno riuscito di 'Ultimo tango' e 'Novecento'. Al suo attivo vanno messe la grande eleganza scenografica, la prova degli interpreti principali, le frequenti puntate dietro le quinte del teatro, intese a dissacrare la macchina delle finzioni con la stessa empietà mostrata frugando le pieghe dell'amore materno. Al passivo un certo snobismo culturale (psicanalisi e sociologismo a buon mercato), la disuguale qualità degli elementi narrativi, la carenza di verosimile." (Giovanni Grazzini, 'Il Corriere della Sera')
Incasso in euro