La isla m?nima2014

SCHEDA FILM

La isla mínima

Anno: 2014 Durata: 105 Origine: SPAGNA Colore: C

Genere:THRILLER

Regia:Alberto Rodríguez

Specifiche tecniche:ARRIALEXA, ARRIRAW, SCOPE, DCP (1:2.35)

Tratto da:-

Produzione:ATÍPICA FILMS, ATRESMEDIACINE, SACROMONTE FILMS

Distribuzione:MOVIES INSPIRED (2015)

ATTORI

Raúl Arévalo nel ruolo di Pedro
Javier Gutiérrez nel ruolo di Juan
Antonio de la Torre nel ruolo di Rodrigo
Nerea Barros nel ruolo di Rocío
Salva Reina nel ruolo di Jesús
Jesús Castro nel ruolo di Quini
Manolo Solo nel ruolo di Reporter
 
 

SCENOGRAFIA

Dominguez, Pepe
 

COSTUMISTA

Garcia, Fernando
 

TRAMA

Spagna, 1980. In un piccolo villaggio del profondo sud, in cui il tempo sembra essersi fermato, si è insediato un serial killer responsabile della scomparsa di molte adolescenti delle quali nessuno sembra interessarsi. Ma quando due giovani sorelle spariscono durante le festività annuali, la madre spinge per un'indagine e due detective della omicidi, Juan e Pedro, arrivano da Madrid per cercare di risolvere il mistero. Entrambi hanno una vasta esperienza nei casi di omicidio, sebbene differenti nei metodi e nello stile, ma ben presto si trovano a dover fronteggiare ostacoli per i quali non sono preparati. Intrappolati da una rete di intrighi alimentata dall'apatia e dalla natura introversa della gente del posto, i due investigatori si rendono conto che niente è come sembra in questa isolata e opaca regione e l'indagine incontra difficoltà inaspettate. E se vogliono fermare la persona responsabile della scomparsa delle sorelle, prima che altre ragazze facciano la stessa fine, dovranno mettere da parte le rispettive divergenze professionali.

CRITICA

"Acclamato in Spagna, set andalusi cult, 10 Goya in tasca, arriva il noir alla «True detective» con la strana coppia di investigatori (...). Il regista Alberto Rodriguez, con attori di prensile espressività, ci guida a vista in strani panorami quasi paranormali, twilight zone dove prosperano superstizioni e pistola, nel faticoso momento storico in cui la patria e l'Europa tutta è l''Isla mínima' (...). Ritmo a tensione alternata col pensiero, un gran inseguimento by night, e la malsana sensazione che alcuni carnefici rimangono in pista." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 3 dicembre 2015) "Un noir coi fiocchi, ben bilanciato nel suo svolgersi senza troppe spiegazioni ma tenendo il timone ed evitando ogni deriva nebulosa." (Paolo D'agostini, 'La Repubblica', 3 dicembre 2015) "Se vi È piaciuto 'True Detective' in sala vi aspetta una copia-carbone migliorata, con un aggiunta fondamentale: la politica. Abbandonate la Louisiana, ma non le paludi, e trasferitevi in Spagna nel 1980: c'è sempre un serial killer, e non mancano due detective. (...) Trionfatore ai Goya, gli Oscar spagnoli, con 10 premi, 'La isla mínima' fa di drammaturgia thriller 'j'accuse' sociopolitico: sicuri, dice il regista e co-sceneggiatore Rodríguez, che con il Caudillo e i suoi derivati abbiamo fatto davvero i conti? Ovvio che no, e allora cinema: regia 'minima' ed efficace, interpreti asciutti e il genere (poliziesco) che ti mette al muro. Non perdetelo." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 3 dicembre 2015) "Più che passabile giallo spagnolo, cupo e desolato, sia nei luoghi sia nei personaggi (...). Non tutto è chiaro nel fitto intrigo, ma colpiscono la malinconia e lo squallore di un'Andalusia lontana dagli stereotipi turistici." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 3 dicembre 2015) "Un mondo di precarietà, di degrado sociale e morale negli anni difficili e tesi, successivi a una quasi quarantennale feroce dittatura, raffigurato e raccontato dallo spagnolo (...) Alberto Rodriguez nel suo sesto lungometraggio, «La isla minima» (...). Un lungometraggio, in cui egli, con originalità, elabora situazioni, personaggi e soluzioni narrative del thriller e del noir hollywoodiano, da «Chinatown» a «Le paludi della morte», firmando un racconto di inquietudini personali e collettive, sottilmente coinvolgente, rimarchevole per il secco realismo, per l'attenzione rigorosa ai dettagli e per un modulato crescendo di svelamenti (ad esempio, le notazioni attinenti alle condizioni di salute di Juan). Un racconto, che, metaforicamente, descrive lo «stato delle cose» in un drammatico momento storico della nazione iberica, sospesa fra un doloroso passato e un possibile futuro, meta di un faticoso e ancora incerto processo di ritorno alla democrazia: una realtà evidenziata sia dal comportamento e dalle convinzioni più o meno esplicite dei protagonisti, sia da ragguagli e rimandi insiti nella vicenda come quelli riguardanti agitazioni e turbolenze sociali. Una realtà, suggerita nei titoli di testa e in seguito ribadita, da eloquenti inquadrature totali dall'alto: uno scenario labirintico di strade sterrate e di sentieri lungo la foce del fiume Guadalquivir, fra le risaie e le isole della palude." (Achille Frezzato, 'L'Eco di Bergamo', 29 dicembre 2015)

Trova Cinema

Box office
dal 21 al 24 maggio

Incasso in euro

  1. 1. Gli anni più belli  1.196.456
    Gli anni più belli

    Quattro ragazzi, cresciuti nel centro di Roma ma con estrazioni sociali diverse, vedranno le loro vite evolvere in maniere e direzioni anche sorprendenti, tra delusioni e riscatti....

  2. 2. Bad Boys for Life  882.185
  3. 3. Il richiamo della foresta  680.273
  4. 4. Parasite  605.719
  5. 5. Sonic. Il film  499.216
  6. 6. Odio l'estate  264.761
  7. 7. Cattive acque  263.009
  8. 8. La mia banda suona il pop  240.521
  9. 9. Dolittle  123.234
  10. 10. Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)  121.947

Tutta la classifica