La grande illusione1937

SCHEDA FILM

La grande illusione

Anno: 1937 Durata: 94 Origine: FRANCIA Colore: B/N

Genere:DRAMMATICO, GUERRA

Regia:Jean Renoir

Specifiche tecniche:SPERICAL, 35 MM (1:1.37)

Tratto da:-

Produzione:RAC (REALISATION D'ART CINEMATOGRAPHIQUE)

Distribuzione:SCALERA FILM (1937); CINETECA DI BOLOGNA, IN COLLABORAZIONE CON CIRCUITO CINEMA (2014) - AZZURRA HOME VIDEO, FONIT CETRA VIDEO, DELTAVIDEO

ATTORI

Jean Gabin nel ruolo di Tenente Maréchal
Dita Parlo nel ruolo di Elsa, la contadina tedesca
Pierre Fresnay nel ruolo di Capitano de Boieldeu
Erich von Stroheim nel ruolo di Comandante von Rauffenstein
Julien Carette nel ruolo di Cartier, l'attore Carette
Georges Péclet nel ruolo di Fabbro Peclet
Werner Florian nel ruolo di Sergente Arthur
Jean Dasté nel ruolo di L'insegnante Daste
Sylvain Itkine nel ruolo di Tenente Demolder Itkine
Gaston Modot nel ruolo di L'ingegnere Modot
Marcel Dalio nel ruolo di Rosenthal Dalio
Claude Sainval nel ruolo di Capitano Ringis(non accreditato)
Claude Vernier nel ruolo di Ufficiale prussiano (non accreditato)
Jacques Becker nel ruolo di Ufficiale inglese (non accreditato)
Michel Salina
 

SOGGETTO

Renoir, Jean
 
 

MUSICHE

Kosma, Joseph
 

SCENOGRAFIA

Lourié, Eugène
 

COSTUMISTA

, Decrais

TRAMA

Nel 1917, durante la penultima guerra mondiale, alcuni ufficiali francesi prigionieri sono chiusi in un campo di concentramento tedesco. La loro principale occupazione e preoccupazione è preparare la fuga. Ma quando il lavoro è a buon punto, vengono trasferiti in un altro campo. Questa disavventura capita loro più volte, finchè il comando tedesco, con l'intento di rendere impossibile ogni velleità di fuga, li trasferisce in un vecchio castello, trasformato in fortezza. Comandante della fortezza è un maggiore, ufficiale di carriera, di nobile famiglia, che ha sul corpo i segni di gravi ferite. Egli disprezza i prigionieri di bassa origine e serba le sue simpatie per un capitano di stato maggiore francese, nobile anch'esso. Il capitano, con grande generosità, organizza un tentativo di fuga a favore di due colleghi; per renderne possibile l'attuazione sacrifica la sua vita. I due riescono a fuggire verso il confine svizzero e, esausti dalla fatica, vengono ospitati da una giovane contadina tedesca, vedova di guerra. Tra l'ospite ed uno dei due ufficiali fiorisce un idillio, che però è di breve durata perchè i due devono proseguire il loro viaggio e a stento riescono a passare il confine.

CRITICA

"Si tratta di un lavoro assai notevole, sia per l'elevatezza del concetto informatore, sia per l'efficacia e la nobiltà dell'attuazione. Tanto la regia quanto gli interpreti ottengono sempre il massimo effetto coi mezzi più semplici. Molto infelice il doppiato." ('Segnalazioni cinematografiche', vol.22, 1947) "Splendido dramma pacifista del francese Jean Renoir, autentico figlio d'arte (impressionista), che, inneggiando all'onore e all'amicizia, invita con poetico vigore a dimenticare divise e bandiere. La grande illusione? Fermare l'ormai imminente seconda guerra mondiale mettendo in piazza i guasti della prima. Nobile, agghiacciante, profetico e purtroppo inutile". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 23 febbraio 2001)

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