La fiammiferaia1989

SCHEDA FILM

La fiammiferaia

Anno: 1989 Durata: 79 Origine: FINLANDIA Colore: C

Genere:DRAMMATICO

Regia:-

Specifiche tecniche:35 MM, EASTMANCOLOR

Tratto da:-

Produzione:VILLAEALFA FILPRODUCTIONS OY, THE SVENSKA FILMINSTITUTET, FINNKINO OY, ESSELTE VIDEO

Distribuzione:LUCKY RED DISTRIBUZIONE (1991) - COLUMBIA TRI STAR HOME VIDEO

TRAMA

In Finlandia, la giovane popolana Iris ive in uno squallido appartamento di periferia e conduce una vita arida, monotona, senza ideali o affetti e senza la minima gratificazione. Sua madre, gelida nei suoi confronti, vive alle sue spalle, trattenendole lo stipendio e affidandole i lavori più pesanti, anche dopo la pesante giornata alla catena di montaggio di una fabbrica di fiammiferi. Anche il patrigno, un uomo torvo, la umilia senza pietà. In fabbrica viene maltrattata dal caporeparto e ignorata dalle compagne di lavoro. Si consola come può, leggendo romanzi sentimentali e concedendosi di nascosto qualche golosità. Una sera per cercare distrazione si reca in una balera. Nessuno la invita a ballare e ne esce sola e delusa, pronta a riprendere il giorno successivo la sua deprimente routine. Un giorno, ritirata la busta paga, è tentata da un abito vivace intravisto in una vetrina e lo acquista, ma una volta a casa viene schiaffeggiata per quel modesto ammanco nello stipendio. Qualche sera dopo ritorna alla balera, dopo essersi agghindata e aver indossato quell'abito contro la volontà della madre. Uno sconosciuto la invita a ballare, e Iris si abbandona - finalmente sorridente - sulla spalla di lui, complici una canzone romantica e le proprie ingenue fantasie. Ma dopo aver approfittato di lei, l'uomo se ne va, lasciandole una banconota a pagamento della "prestazione", come a una prostituta. Rimasta incinta, Iris si ripresenta da lui, illudendosi di poterlo richiamare alle proprie responsabilità: ma non ne riceve che un assegno per abortire. Scacciata da casa come una svergognata e disperata, Iris vuole vendetta. Restituisce l'assegno, ed elimina freddamente, uno dopo l'altro, i genitori, un occasionale corteggiatore e il suo cinico profittatore, consegnandosi infine alla giustizia, impenetrabile e passiva.

CRITICA

"Un piccolo mélo nero essenziale e sensibilissimo. I film di Aki Kaurismäki incuriosiscono, stupiscono, piacciono e convincono con qualche riserva. Proprio come il tango finlandese." (Alberto Farassino, 'La Repubblica') "Cinico e bellissimo 'La fiammiferaia'. Il nuovo astro del cinema d'essai, dicono i maghi cinefili, dovrebbe essere nel 1990 Aki Kaurismäki." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera') "Finale a sorpresa, catartico, unito al gusto per il paradosso che si apprezzerà in 'Ho affittato un killer', più un messaggio per i playboy (yuppie) in circolazione: fare molta attenzione alle timide." (Gabriella Giannice, 'Il Giornale') "Tutto calato nel nostro pragmatismo di fine secolo, della filmografia surrealdemenziale di Kaurismäki, è l'opera più radicale: quasi muta, cristallina, bellissima." (Alessandra Levantesi, 'La Stampa')

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