TRAMA

Durante un ballo in costume nel castello dei conti von Holstein, uno degli invitati è colpito dalla straordinaria somiglianza esistente tra la contessina Angelica ed una donna ritratta da un pittore settecentesco. Incuriosita, Angelica si reca a vedere il quadro e la figura della donna, che infatti le assomiglia stranamente, la impressiona e le ispira il desiderio di conoscerne il nome e la storia. Li apprenderà da un vecchio diario, posseduto da un marinaio dell'isola di Holland. Duecento anni prima nel castello dei Holstein viveva col padre e il fratello la contessina Caterina. Era con loro un giovane pittore, Giovanni, che il vecchio conte amava qual figlia e del quale Caterina era innamorata. Ritornando da Parigi, dove s'era recato per perfezionarsi nella pittura, Giovanni non trova il suo benefattore, morto poco prima. Specialmente per ragioni economiche il fratello si propone di dare in moglie ad un ricco barone Caterina, più innamorata che mai di Giovanni. E' in questo periodo che il pittore ritrae Caterina. Le relazioni tra i due divengono intime; ma quando il pittore si presenta al conte per chiedere la mano della sorella, il violento lo ferisce gravemente, facendo credere a Caterina di averlo ucciso. Poi la caccia di casa. Caterina è soccorsa da un pastore protestante, che la conduce nell'isola di Holland, dov'ella dà alla luce un bambino. Più tardi ella diviene la moglie del suo protettore. Dopo alcuni anni Giovanni si reca nell'isola per fare il ritratto del pastore. L'incontro tra Giovanni e Caterina è oltremodo imbarazzante e angoscioso per entrambi: la morte accidentale del figlio di Caterina e di Giovanni addolora vivamente i tre personaggi del dramma. Ma il pastore, resosi conto che Caterina e Giovanni s'amano ancora, lascia libera la moglie, che abbandona l'isola con Giovanni.