TRAMA

In una vecchia casa della Nuova Inghilterra vivono due fratelli con il vecchio padre ed una cuginetta. La famiglia sta da secoli sotto il peso di una maledizione, scagliata contro il suo capostipite, che ha fatto condannare a morte un innocente. Alla morte del vecchio padre, uno dei figli, Jeff, accusa falsamente l'altro, Clifford, di averlo ucciso e lo fa condannare a 20 anni di carcere. Egli ha sperato di venire così in possesso della casa; ma ha sbagliato i suoi calcoli, perché la casa passa per testamento alla cugina. Questa, innamorata di Clifford e conscia della di lui innocenza, scaccia Jeff e mentre deve industriarsi per vivere, lotta per far liberare l'innocente. Dopo alcuni anni Clifford esce finalmente di carcere, essendogli stata condonata parte della pena; ma Jeff cerca ancora di sopraffarlo e danneggiarlo come può. Il malvagio, che per la sua dissolutezza e le sue losche speculazioni, è stato indotto ad appropriarsi una somma affidatagli, si trova ben presto a mal partito. Messo alle strette, prega Clifford di salvarlo e questi gli fa firmare una dichiarazione, con la quale confessa d'aver accusato a torto il fratello. Firmata questa carta, Jeff muore per paralisi, come già il padre. Riconosciuta la sua innocenza, Clifford sposerà la donna fedele, che ha saputo attenderlo.