SCHEDA FILM

La bella mugnaia

Anno: 1955 Durata: 98 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:COMMEDIA

Regia:-

Specifiche tecniche:CINEMASCOPE EASTMANCOLOR

Tratto da:TESTO DI PEDRO ANTONIO DE ALARCON Y ARIZA

Produzione:CARLO PONTI E DINO DE LAURENTIIS PER LUX FILM

Distribuzione:TITANUS - MONDADORI VIDEO (IL GRANDE CINEMA)

TRAMA

Nel 1680 la Campania è sottoposta alla dominazione spagnola, che l'esoso regime fiscale rende particolarmente oppressiva. In mezzo ad una popolazione bersagliata da imposte e tasse, Luca, modesto mugnaio, ha il vantaggio di essere libero da ogni imposizione, godendo ogni sorta di privilegi. Il merito di questa situazione è tutto della moglie Carmela, bella popolana che, corteggiata da tutti i notabili, e particolarmente dal governatore, ha l'abilità di tenerli tutti a bada, illudendoli con sorrisi e mezze concessioni. Luca, da parte sua, sta al gioco e approfitta come meglio può della situazione. Un giorno, alla festa del villaggio, Carmela si diverte a dondolarsi sull'altalena, mentre la gente si diverte a contemplare malignamente le sue gonne svolazzanti. Un gruppo di soldati spagnoli si avvicina e si gode questo spettacolo. Scoppia intanto sulla piazza una rissa tra gabellieri e mercanti e la mischia diventa ben presto generale. Luca, irritato per il contegno dei soldati verso sua moglie, approfitta della confusione per picchiare il sergente spagnolo e alla fine viene arrestato insieme ad altri. Dopo un po', gli altri arrestati vengono liberati, mentre Luca è lasciato in prigione. Il governatore vuole approfittare della circostanza per ottenere da Carmela quei favori che gli ha sempre negato; ma mentre di notte tenta di entrare nel mulino, cade in acqua. Carmela lo fa mettere a letto; e mentre finge di volersi piegare alle sue voglie, fugge dopo avergli sottratto l'ordine di scarcerazione per Luca. Intanto Luca, fuggito dalla prigione, penetra nel mulino e trovati gli abiti del governatore, se ne riveste. Entrato nel palazzo del Governatore, giunge fino alle stanze della Governatrice, alla quale spiega le ragioni del suo travestimento. Così la Governatrice, prestandosi all'innocua commedia, può vendicarsi dell'infedeltà del marito. Alla fine tutto si chiarisce: Carmela può provare la sua onestà e il Governatore approfitta della lezione per divenire un buon marito ed un amministratore più comprensivo.

CRITICA

"Nella recente edizione (...) la signorilità di Camerini trova una nobile conferma anche se, come in ogni bis non si trova la freschezza e la spontaneità della prima esecuzione (...). Sono intervenuti molti elementi negativi. Tra questi, la figura del governatore che è stata completamente travisata dalla esuberante e 'divertita' presenza di De Sica." (Anonimo "Cinema", n. 155 del 25 novembre 1955).

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