La baia di Napoli1960

SCHEDA FILM

La baia di Napoli

Anno: 1960 Durata: 100 Origine: USA Colore: C

Genere:COMMEDIA

Regia:Melville Shavelson

Specifiche tecniche:VISTAVISION, 35 MM (1:1.85) - TECHNICOLOR

Tratto da:-

Produzione:JACK ROSE PER THE SHAVELSON-ROSE PRODUCTION

Distribuzione:PARAMOUNT (1961)

ATTORI

Clark Gable nel ruolo di Michael Hamilton
Sophia Loren nel ruolo di Lucia Curcio
Vittorio De Sica nel ruolo di Mario Vitale
Marietto Angeletti nel ruolo di Nando Hamilton Marietto
Paolo Carlini nel ruolo di Renzo
Giovanni Filidoro nel ruolo di Gennariello
Claudio Ermelli nel ruolo di Luigi
 

MONTAGGIO

Bracht, Frank
 

TRAMA

Hamilton, un avvocato americano, arriva a Napoli per sistemare alcune questioni legali rimaste in sospeso a causa dell'improvvisa morte di un suo fratello. Qui scopre che, nell'incidente automobilistico che costò la vita a suo fratello, è morta anche la donna con la quale conviveva da tempo. La coppia ha lasciato un figlio di otto anni, Nando, che vive con la giovane zia Lucia, una ragazza esuberante e fervida di invenzioni e di fantasia. Nando non conduce una vita adeguata a un ragazzo della sua età. Non va a scuola e passa le sue giornate in occupazioni non tutte lodevoli. Hamilton decide allora di prolungare il proprio soggiorno per tentare di raddrizzare il ragazzo e abituarlo a una nuova concezione di vita. Ma l'impresa si dimostra ardua, per quanto Hamilton tenti tutti i mezzi, compresi quelli legali, per sottrarre Nando al suo ambiente. Impegnato nella disputa, l'avvocato va però pian piano ammorbidendosi, i suoi rigidi preconcetti si sgretolano per lasciar posto a una maggior comprensione, in cui ha il suo peso il fascino dell'esistenza povera ma sorridente e bonaria degli abitanti, la dolcezza della natura e le grazie di Lucia. Così, sul punto di partire sconfitto, Hamilton comprende che non potrebbe più sopportare la vita che l'attende in America e, seguendo l'esempio del fratello, decide di rimanersene a Napoli, accanto a Lucia e a Nando.

CRITICA

"Il film accomuna i consueti elementi folkloristici con una trama alquanto convenzionale, in cui il conflitto fondamentale tra diverse mentalità, abitudini e concezioni di vita, si stempera subito in comode e non sempre giustificate soluzioni sentimentali." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 49, 1961) "L'americano Melville Shavelson vede la solita Italia da cartolina illustrata, condita con mandolini, pizze e cieli blu in una commediola che comunque scivola via senza intoppi. Il sorridente Clark Gable è di una simpatia contagiosa: qui è al suo penultimo film, morirà pochi mesi dopo a cinquantanove anni sul set. Sorprendente l'affiatamento con una radiosa Sophia Loren che gioca in casa, come del resto Vittorio De Sica, insuperabile spalla." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 22 maggio 2003)

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