Anno: 2013 Durata: 128 Origine: USA Colore: C
Genere:BIOGRAFICO, DRAMMATICO
Regia:Joshua Michael Stern
Specifiche tecniche:ARRI ALEXA
Tratto da:-
Produzione:JOSHUA MICHAEL STERN, MARK HULME PER FIVE STAR INSTITUTE IN ASSOCIAZIONE CON SILVER REEL
Distribuzione:M2 PICTURES
Ashton Kutcher | nel ruolo di | Steve Jobs |
Dermot Mulroney | nel ruolo di | Mike Markkula |
Josh Gad | nel ruolo di | Steve Wozniak |
Lukas Haas | nel ruolo di | Daniel Kottke |
J.K. Simmons | nel ruolo di | Arthur Rock |
Jeremy Shada | nel ruolo di | Daniel Kottke |
Lesley Ann Warren | nel ruolo di | Clara Jobs |
Ahna O'Reilly | nel ruolo di | Chris-Ann Brennan |
John Getz | nel ruolo di | Paul Jobs |
James Woods | nel ruolo di | Jack Dudman |
Matthew Modine | nel ruolo di | John Sculley |
Ron Eldard | nel ruolo di | Rod Holt |
Kevin Dunn | nel ruolo di | Gil Amelio |
Victor Rasuk | nel ruolo di | Bill Fernandez |
Nelson Franklin | nel ruolo di | Bill Atkinson |
Eddie Hassell | nel ruolo di | Chris Espinoza |
Elden Henson | nel ruolo di | Andy Hertzfeld |
Lenny Jacobson | nel ruolo di | Burrell Smith |
Brett Gelman | nel ruolo di | Jeff Raskin |
Brad William Henke | nel ruolo di | Paul Terrell |
Giles Matthey | nel ruolo di | Jonathan Ive |
Logan Grove | nel ruolo di | Tim Newton |
Robert Pine | nel ruolo di | Ed Woolard |
Clint Jung | nel ruolo di | Gareth Chang |
David Denman | nel ruolo di | Al Alcorn |
Masi Oka | nel ruolo di | Ken Tanaka |
Abby Brammell | nel ruolo di | Laurene Jobs |
Annika Bertea | nel ruolo di | Lisa Jobs |
Abigail McConnell | nel ruolo di | Joanna Hoffman |
Paul Baretto | nel ruolo di | Reed Jobs |
Amanda Crew | nel ruolo di | Julie |
Zachary Tupaz | nel ruolo di | Kurt Louis |
Evan Helmuth | nel ruolo di | Francis |
Mark Kassen | nel ruolo di | Jud |
Duncan Bravo | nel ruolo di | Zen Roshi |
Aaron Kuban | nel ruolo di | Ethan |
L'incredibile storia di un visionario che aveva deciso di cambiare il mondo ...e lo ha fatto: Steve Jobs. Un uomo che nella vita ha sperimentato molto, dell'entusiasmo per le sue nuove scoperte ai demoni personali che hanno oscurato la sua 'visione' fino ai trionfi della seconda parte della sua esistenza. Attraverso la sua grinta, la passione, la persistenza e la forza della sua volontà Steve Jobs, senza scendere a compromessi, ha cambiato il modo di vedere il mondo di oggi e per queste sue qualità è diventato fonte di ispirazione per tanti.
"Terzo anello dell'ideale trilogia informatica sulla Rete e i suoi peccati, ecco la vita di Steve Jobs versione hollywoodiana: inizio nel '71 al campus (come eravamo), fondazione in famiglia della Apple, liti, cacciata e ritorno. Assente ingiustificato il lato rivoluzionario del personaggio cui Ashton Kutcher aderisce con una sua moderata passione; ma giocano contro, o meglio neutrali, sia il regista Stern sia lo sceneggiatore Whitley." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 14 novembre 2013) "Due anni fa la morte di Steve Jobs generò una quantità di biografie, lette con avidità dagli adepti di un culto un po' settario. I quali attendevano come Babbo Natale questo primo 'biopic' del loro idolo, ma ne sono rimasti delusi (nel primo weekend Usa il film ha ottenuto un misero settimo posto). Non a torto. (...) È una classica 'success story' all'americana, priva di un punto di vista se non quello dell'agiografia pura e semplice: si racconta l'irresistibile ascesa di Steve attraverso la collaborazione con l'amico Steve Wozniak, la creazione di un laboratorio nel garage dei genitori, l'edificazione dell'impero Apple. Penalizzato da un budget modesto (12 milioni di dollari), un film che non si assume alcun rischio. Al contrario di Ashton Kutcher, il quale tenta invano di affrancarsi dai suoi soliti ruoli nella commedia romantica dimagrendo e 'travestendosi' da Jobs (l'abbigliamento, gli occhiali...) senza riuscire neppure a sfiorare il carisma del modello." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 14 novembre 2013) "Una grande delusione discende dal biopic impersonale e didascalico dedicato al Signore dell'Apple. 'Jobs' segue il futuro inventore per vent'anni filati, dal periodo del college alla presentazione dell'iPod datata 2001 cercando d'evitare l'agiografia, ma finendo per banalizzare tutto a livello di un reportage di un magazine di seconda fila. Il difetto principale sta nel taglio dato alla personalità di Jobs, un calderone di psicologismi e umori semplicistici e ammiccanti che risultano fatali alle pure non disprezzabili qualità recitative di Ashton Kutcher (...) La regia non è in grado di suscitare le stesse tensioni e gli stessi cortocircuiti societari emersi nel capodopera 'The Social Network' del grande Fincher." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 14 novembre 2013) "Noioso, superficiale e ripetitivo, il biopic su Steve Jobs sa di occasione persa. Kutcher, pur bravo a ripetere maniacalmente i gesti del fondatore di Apple, non riesce a restituirne il lampo geniale degli occhi. Rispetto a 'The Social Network', questo sembra un film tv e neanche dei migliori. A volte più commedia che altro, esalta un'azienda piuttosto che un uomo. Agli italiani interesserà un simile film? Probabile che, in sala, si distrarranno mandando sms con l'iPhone." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 14 novembre 2013)
Incasso in euro