Anno: 1973 Durata: 107 Origine: USA Colore: C
Genere:MUSICALE
Regia:Norman Jewison
Specifiche tecniche:TODD-AO 35, CINESCOPE, 16 MM, 35 MM (1:2.35), 70 MM (GONFIATO) (1:2.20) - TECHNICOLOR
Tratto da:opera rock omonima di Tim Rice
Produzione:NORMAN JEWISON E ROBERT STIGWOOD PER UNIVERSAL PICTURES
Distribuzione:CIC - CIC VIDEO, SAN PAOLO AUDIOVISIVI - DVD E BLU-RAY: UNIVERSAL PICTURES HOME ENTERTAINMENT (2013)
Ted Neeley | nel ruolo di | Gesù |
Carl Anderson (II) | nel ruolo di | Giuda Iscariota |
Yvonne Elliman | nel ruolo di | Maria Maddalena |
Barry Dennen | nel ruolo di | Ponzio Pilato |
Bob Bingham | nel ruolo di | Caifa |
Larry Marshall | nel ruolo di | Simone lo Zelota Larry T. Marshall |
Josh Mostel | nel ruolo di | Re Erode Joshua Mostel |
Kurt Yaghjan | nel ruolo di | Anna |
Philip Toubus | nel ruolo di | Pietro |
Pi Douglass | nel ruolo di | Apostolo |
Richard Orbach | nel ruolo di | Giovanni |
Robert LuPone | nel ruolo di | Giacomo |
Thommie Walsh | nel ruolo di | Taddeo |
Richard Molinare | nel ruolo di | Andrea |
David Devir | nel ruolo di | Apostolo |
Jeffrey Hyslop | nel ruolo di | Apostolo |
Shooki Wagner | nel ruolo di | Apostolo |
Jonathan Wynne | nel ruolo di | Apostolo |
Adaya Pilo | nel ruolo di | Donna |
Baayork Lee | nel ruolo di | Donna |
Darcel Wynne | nel ruolo di | Donna |
Denise Pence | nel ruolo di | Donna |
Ellen Hoffman | nel ruolo di | Donna |
Judith Daby | nel ruolo di | Donna |
Kathryn Wright | nel ruolo di | Donna |
Lea Kestin | nel ruolo di | Donna |
Leeyan Granger | nel ruolo di | Donna |
Marcia McBroom | nel ruolo di | Donna |
Riki Oren | nel ruolo di | Donna |
Sally Neal | nel ruolo di | Donna |
Susan Allanson | nel ruolo di | Donna |
Tamar Zafria | nel ruolo di | Donna |
Vera Biloshisky | nel ruolo di | Donna |
Wendy Maltby | nel ruolo di | Donna |
Wyetta Turner | nel ruolo di | Donna |
Amity Razi | nel ruolo di | Sacerdote |
Avi Ben-Haim | nel ruolo di | Sacerdote |
David Duack | nel ruolo di | Sacerdote |
David Rejwan | nel ruolo di | Sacerdote |
Haim Bashi | nel ruolo di | Sacerdote |
Itzhak Sidranski | nel ruolo di | Sacerdote |
Meir Israel | nel ruolo di | Sacerdote |
Steve Boockvor | nel ruolo di | Sacerdote |
Zvulun Cohen | nel ruolo di | Sacerdote |
Cliff Michaelevski | nel ruolo di | Soldato romano |
Danny Basevitch | nel ruolo di | Soldato romano |
David Barkan | nel ruolo di | Soldato romano |
Didi Liekov | nel ruolo di | Soldato romano |
Peter Luria | nel ruolo di | Soldato romano |
Stephen Denenberg | nel ruolo di | Soldato romano |
Tom Guest | nel ruolo di | Soldato romano |
Doron Gaash | nel ruolo di | Guardia del Tempio |
Moshe Uziel | nel ruolo di | Guardia del Tempio |
Noam Cohen | nel ruolo di | Guardia del Tempio |
Zvi Lehat | nel ruolo di | Guardia del Tempio |
Il film narrativamente si basa sugli episodi evangelici della Passione di Cristo, introdotti dal risentimento di Giuda per il presunto sperpero operato dalla Maddalena che profonde nardo prezioso su Gesù. I principali sono: l'entrata trionfale in Gerusalemme, la cacciata dei profanatori dal tempio, la congiura dei Sommi Sacerdoti, l'ultima cena, il tradimento di Giuda, lo spergiuro di Pietro, il Signore giudicato presso il Sinedrio, Pilato condotto davanti a Erode, la Crocifissione.
"(...) un moderno dramma musicale che si esprime con tutti i mezzi propri del linguaggio teatrale e cinematografico. Il valore dialettico è quasi sempre nascosto nei simbolismi delle immagini sia per il montaggio interno (= analogie o antitesi fra persone diverse, tra persone e scenografia, per cui, ad esempio, la figura umana del Cristo viene sublimata dalla sua emergenza rispetto alle civiltà tramontate o alla natura fantasticamente spettrale), sia per il montaggio esterno (= evoluzione tra quadri, scene e sequenze, per cui, ad esempio, le indelicate fantasie della Maddalena peccatrice trovano positiva risposta nelle reazioni della stessa redenta). L'efficacia drammatica, a momenti effettistica e violenta, è affidata tanto alla musica quanto alle interpretazioni e alle risorse. Ricavata dall'insieme dell'opera, la figura del Cristo non vuole essere, e non è, né quella della storia, né quella dei Vangeli; è invece la figura umana e fortemente contrastata che gli autori raccolgono nel contesto dell'umanità odierna variamente rappresentata, anche se con preferenza per quella giovanile. Su questa imponente e misteriosa Immagine, essi non esprimono giudizi definitivi, anche se, nelle canzoni e nella struttura narrativa a volte richiamano atteggiamenti rapportabili a determinate matrici: es. la rivendicazione di un Giuda 'strumento provvidenziale' o la presentazione di un Cristo umanamente perplesso circa la propria missione. In definitiva, gli autori - rivolgendosi più al cuore degli spettatori che alla loro mente - invitano a contemplare il Cristo; a meditare sul fatto del suo permanere perenne, sul suo suscitare entusiasmi e ripulse, lasciando poi a ciascuno il trarne giudizi e deduzioni pratiche di cui neppure propongono le direzioni. Una tale fisionomia di spettacolo-fantasia-religiosa è esaltante e stimolante, anche per la ricchezza artistica del lavoro (...)." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 76, 1974)
Incasso in euro