Anno: 1998 Durata: 95 Origine: USA Colore: C
Genere:METAFORA
Regia:Troy Miller
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:MARK CANTON, IRVING AZOFF
Distribuzione:WARNER BROS ITALIA (1999) - WARNER HOME VIDEO
Michael Keaton | nel ruolo di | Jack Frost |
Joseph Cross | nel ruolo di | Charlie Frost |
Kelly Preston | nel ruolo di | Gabby Frost |
Mark Addy | nel ruolo di | Mac MacArthur |
Eli Marienthal | nel ruolo di | Spencer |
Taylor Handley | nel ruolo di | Rory Buck |
Henry Collins | nel ruolo di | Sid Gronic |
Will Rothhaar | nel ruolo di | Dennis |
Mika Boorem | nel ruolo di | Natalie |
La famiglia Frost è molto unita, nonostante il lavoro conduca Jack lontano da casa anche per lunghi periodi: Jack fa il musicista e con la sua band è impegnato nelle tournée, al termine delle quali ritrova gli affetti che per lui contano di più, la moglie Gabby e il figlioletto Charlie. Ma un giorno dentro questa situazione irrompe la tragedia: al ritorno da uno spettacolo, Jack ha un incidente d'auto e muore. La moglie e il figlio devono inventarsi una nuova vita. E' difficilissimo per tutti e due, ma, quando arriva Natale, nella cittadina ricoperta di neve, Charlie, che ha ora 12 anni, costruisce un pupazzo col quale, poco dopo, comincia a parlare. Il pupazzo risponde con la voce di Jack. Charlie ha ritrovato la presenza del padre, con lui si confida e da lui incoraggiato torna nella squadra di hockey della scuola. Il giorno della partita, la squadra vince e Charlie vorrebbe festeggiare con il padre. Ma in ambienti non adatti il pupazzo rischia di sciogliersi e Charlie chiede alla mamma di accompagnarlo in montagna, dove il freddo ne garantisce la sopravvivenza. Gabby non vuole prolungare l'illusione del figlio e si rifiuta. Charlie va da solo su un camion. Nella casa in campagna, dopo qualche tempo, arriva Gabby proprio mentre Jack si rivela nel suo vero aspetto fisico. Saluta moglie e figlio dicendo che per lui è il momento di lasciarli. Gabby e Charlie restano dentro casa più forti ed uniti di prima.
"Favoletta ultrabuonista, melensa oltre ogni limite di decenza, che ricatta lo spettatore più fragile, imponendogli ogni cinque minuti il pedaggio delle lacrime, o delle risate, per chi non sta al gioco. I disastrosi effetti speciali contribuiscono al pessimo risultato finale, cui non è estraneo l'antipatico Michael Keaton. Tanto da far sperare in un Capodanno torrido come Ferragosto". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 16 dicembre 2002)
Incasso in euro